Le infrastrutture informatiche lombarde sono a pezzi. Regione o Comune, non si salva nessuno: nei primi giorni della settimana sono andati in tilt sia il sito del Comune di Milano che il sito di Lombardia Notizie, l’organo di comunicazione di Palazzo Lombardia. Troppe le ricerche dei cittadini per trovare il modo di avere i buoni spesa promessi dal decreto Crescita. Se fosse successo in tempi normali, sarebbe un episodio da ascrivere al noto disinteresse della classe politico amministrativa per le nuove tecnologie: ricordiamoci che l’Italia poteva essere tra i primi cinque paesi al mondo a connettersi a internet, ma i politici di allora temevano di dover licenziare troppi dipendenti pubblici. E per i voti di allora siamo costretti a infrastrutture tecnologiche inefficienti sui grandi numeri, ma questa volta non sono le carenze del sistema e basta il punto. Nei giorni scorsi i politici, Sala in testa, hanno parlato molto. Di molti temi. Ma deve essergli sfuggita la questione del sito Inps, altrimenti forse qualcuno avrebbe potuto rivolgersi ai tecnici chiedendo a che punto erano le infrastrutture comunali e regionali. Roberta Cocco è pure assessore alla trasformazione e Servizi Civici, mica pizza e mandolino. Forse qualcuno poteva farle un colpo di telefono e chiedere se i suoi vecchi compagni di lavoro avevano modo di fornire supporto in caso di guai. Oppure avrebbe avuto un’idea su chi chiamare. In regione c’è il vicepresidente Sala, quello vero, che ha dimostrato di capirne, quelli di Lombardia Notizie potrebbero chiedergli un consiglio. O, nella peggiore delle ipotesi, si poteva raccogliere l’offerta di PornHub all’Inps per l’utilizzo dei server. I server del portale hanno una potenza mostruosa rispetto a quasi tutti, perché fare i moralisti per poi rimediare l’ennesima magra figura? I milanesi e i lombardi sono persone pratiche, se raggiungi il risultato di servizi efficienti trovano facilmente il senso dell’umorismo. Invece quando cercano informazioni o buoni spesa e il sito si scusa tanto per il disservizio, poi è difficile ridere. Le infrastrutture informatiche lombarde sono a pezzi, ma pure quelle nazionali non stanno tanto bene. Però le risorse in Lombardia ci sono per distinguersi una volta ancora. La classe politica si trova di fronte a una sfida mostruosa: capire quali sono le nuove cose importanti. Difficile scriverlo in modo più semplice. Abbracciare il nuovo mondo con cui conviviamo è difficile, molto. Ma non è impossibile, perché l’idea che si perda qualcosa in termini di valori umani è un errore. La convivenza forzata dei due mondi ha portato gli uomini a lavorare per le macchine, mentre è possibile invertire i fattori. Ma solo con una politica che si impegni in una profonda doccia di presente, una politica con le spalle larghe e una mente aperta e in grado di avere una teoria sociale realistica. Difficile, molto, ma non impossibile.