Taglio del nastro per l’Università della birra, il polo professionale promosso da Heineken Italia e rivolto agli operatori del settore. L’Università, che ha sede nel quartiere di Lambrate negli spazi un tempo occupati da una tipografia e ora recuperati, offre in oltre 1000 metri quadrati aule per la didattica e lo studio, ma anche esperienze e conoscenze sul mondo della birra, dalla materia prima al bicchiere, con insegnanti specializzati e con l’utilizzo del digitale. L’obiettivo è quello di divulgare know how e competenze di alto livello per gli operatori del settore e stimolare opportunità di business per l’intera filiera.
Il mercato della birra in Italia “vive un momento dinamico, una vera e propria primavera – ha detto Soren Hagh, amministratore Delegato di Heineken Italia -, il nostro ruolo è quello di guidare la categoria e di sviluppare il business attraverso investimenti, ricerca, innovazione e formazione per gli operatori, componente imprescindibile per lo sviluppo. Il progetto di Università della Birra è 100% made in Italy, ma potenzialmente esportabile anche all’estero“. Ad oggi l’Università ha già formato oltre 1.000 operatori e l’obiettivo per il 2019 è di raddoppiare. “Il settore della birra è cresciuto in Italia come quantità e come qualità – ha aggiunto Alfredo Pratolongo, direttore Comunicazione e Affari istituzionali Heineken Italia – e l’università si fa portavoce della cultura della birra rispetto agli operatori del settore“.
La birra “crea ricchezza in Italia e in Lombardia – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli -, opportunità di crescita non solo economica ma anche occupazione“. Mentre l’assessore all’Urbanistica del Comune Pierfrancesco Maran, anche lui presente al taglio del nastro, ha sottolineato come l’università ha trovato casa nel quartiere di Lambrate “che ha una solida tradizione in fatto di birra“.