“Lombardia, l’appalto dei camici alla moglie e al cognato di Fontana” è l’accusa lanciata dal quotidiano “Il Fatto Quotidiano”, riportando un servizio di un giornalista di “Report“, prontamente rilanciata su Facebook dall’Europarlamentare del PD Pierfrancesco Majorino. Secondo il quotidiano infatti, vi sarebbe un conflitto d’interessi un un ordinativo effettuato il 16 aprile da Aria, la centrale acquisti della Regione Lombardia, di camici, per un valore di 513 mila euro, alla società Dama spa di cui è socia al 10% Roberta Dini moglie del governatore Attilio Fontana.
Un’articolo che il Governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana proprio non ha digerito, tanto che ha dato mandato ai suoi legali di presentare querela nei confronti de “Il Fatto Quotidiano” per l’articolo che anticipa i contenuti della prossima puntata della trasmissione televisiva della Rai ‘Report’ in cui si racconta della donazione di camici per protezione individuale forniti alla Regione Lombardia. “Si tratta dell’ennesimo attacco politico vergognoso, basato su fatti volutamente artefatti e scientemente omissivi per raccontare una realtà che semplicemente non esiste” ha commentato Fontana.
“Agli inviati della trasmissione televisiva ‘Report’ – prosegue Fontana – avevo già spiegato per iscritto che non sapevo nulla della procedura attivata da Aria SpA e che non sono mai intervenuto in alcun modo”. “Domenica 7 giugno – continua il presidente lombardo – il titolo di prima pagina del ‘Fatto’ e il testo mettono in connessione la ditta fornitrice con la mia persona. Attraverso la partecipazione azionaria (10%) di mia moglie. E invocano un conflitto di interesse peraltro totalmente inesistente. Proprio perché non vi è stato da parte mia alcun intervento”.
“Il testo del ‘Fatto’ – conclude il governatore – infatti, in maniera consapevole e capziosa, omette di dire chiaramente che la Regione Lombardia attraverso la stazione appaltante Aria SpA non ha eseguito nessun pagamento per quei camici. E l’intera fornitura è stata erogata dall’azienda a titolo gratuito”. “Ho anche dato mandato a miei legali – prosegue Fontana – di diffidare immediatamente la trasmissione ‘Report’. Dal trasmettere un servizio che non chiarisca in maniera inequivocabile come si sono svolti i fatti. E la mia totale estraneità alla vicenda“.