Una rete di spacciatori che operava prevalentemente nel quartiere San Siro, è stata smantellata dalla Polizia di Stato. Ne ha dato notizia questa mattina la Questura.
La Squadra Mobile infatti, sin dalle prime ore di questa mattina, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale, su richiesta della Dda locale, a carico di 18 italiani, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga.
La misura cautelare è relativa alla prima fase delle indagini eseguite nell’ambito dell’operazione denominata “Miracolo”, che ha condotto già il 2 ottobre scorso all’esecuzione di 29 misure di custodia cautelare in carcere. Nel complesso delle indagini sono stati sequestrati anche quantitativi di droga e alcune armi.
L’indagine, è nata nell’ambito di un progetto di monitoraggio costante della piazze di spaccio della città di Milano da parte della Polizia di Stato che ha avviato l’attività investigativa nel luglio 2017 successivamente all’arresto di un italiano, avvenuto il 5 luglio in via Palmi, perché trovato in possesso di circa 460 grammi di cocaina, è stata condotta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Milano e coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, si sono incentrate da subito su due gruppi criminali, uno dei quali capeggiato da Domenico Barbaro e l’altro, più organizzato, che gestiva una piazza di spaccio del quartiere San Siro, capeggiato da Michele Luongo.
Entrambi i gruppi criminali, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti di vario genere, ma in prevalenza cocaina, erano composti da soggetti pluripregiudicati per reati specifici. Il gruppo criminale riconducibile a Luongo ha dimostrato di essere una vera e propria associazione per delinquere, dotata di una struttura organizzativa stabile, di luoghi ben individuati per l’occultamento dello stupefacente, di strumenti ad hoc per lo svolgimento dell’attività di spaccio nel quartiere San Siro, come telefonini e sim card dedicate, e di ruoli ben stabiliti tra i sodali.
Durante l’attività investigativa sono stati eseguiti sette arresti ed il sequestro di complessivi di oltre un kg di cocaina, altrettanto di marijuana ed un fucile mitragliatore da guerra. A riprova del livello criminale dell’associazione per delinquere, gli inquirenti evidenziano che all’interno delle dinamiche di spaccio ha avuto origine la cosiddetta ‘faida di via Creta’, culminata il 29 novembre 2017 in due agguati in cui sono stati feriti Mattia Antonio Bertelli e Roberto Strangi, entrambi residenti in via Creta. Inoltre, il 12 dicembre 2017, sono stati sottoposti a fermo Davide Cannone (destinatario della misura cautelare) per tentato omicidio nei confronti di Bertelli e Davide Pezzola per l’agguato a Strangi. La prosecuzione delle attività investigative sul gruppo capeggiato da Luongo ha consentito di indagare, tramite il fornitore calabrese Domenico Mesiano, il gruppo capeggiato dai fratelli Cilione, che gestiva le piazze di spaccio del quartiere Bonola e della città di Robbio e, successivamente, l’organizzazione criminale facente capo al binomio Cademartori/Ponzo che importava ingenti quantitativi di cocaina dal Costa Rica. Le due organizzazioni criminali sono state smantellate con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare il 2 ottobre scorso. Durante l’esecuzione della misura e delle perquisizioni all’alba di questa mattina, inoltre, sono stati sequestrati 4 chili e 200 grammi di hashish, una serra per coltivazione domestica di marijuana e marijuana pronta per l’uso.