Atm, trema il modello Milano

ATMAtm, trema il modello Milano. L’ultimo incidente sulla metropolitana rossa è costato 17 feriti, tra cui una bambina. Un incidente però si può davvero definire tale se resta un episodio isolato, invece non è così. Di incidenti ormai ne sono capitati molti sulla linea Rossa. La prima e più importante di Milano. Sulla metro 5, o Lilla, stendiamo un velo pietoso: le scale mobili, e per adesso citiamo solo quelle, sono in perenne manutenzione. Eppure dovrebbero essere quelle più nuove di tutte, invece sembrano installate a inizio Novecento.

Le metropolitane però a Milano sono qualcosa di più di un mezzo di trasporto: sono uno dei simboli della Milano efficiente e moderna che corre veloce verso altri successi. Una versione moderna delle locomotive che nell’Ottocento hanno reso sempre più piccolo il mondo. E adesso non funzionano più perfettamente, tutt’altro. I disservizi si accumulano, ma ancora peggio: si accumulano i feriti: con l’ultimo incidente siamo a decine e decine di feriti. Per carità, non è certo la guerra, ma è oggettivo che decine di persone sono rimaste contuse o ferite dagli incidenti della metropolitana. Il problema con i miti basati su piedi d’argilla è proprio questo: ai primi scossoni crolla tutto. E qualcuno si fa male. A volte pure molto male. Però siamo ancora in tempo: per adesso il modello scricchiola, ma regge. Facciamo ancora in tempo a ripensare le basi e mettere a punto le infrastrutture. Non evitiamo di guardare il problema, lo diciamo per Beppe l’onesto: affrontare con pragmatismo la realtà non mette in discussione la solidità di un sistema, anzi. La vera solidità del modello Milano non sono le rotaie (sulla M5 hanno sbagliato pure sulla curva a Garibaldi), ma nella serietà e nell’umiltà dei milanesi e di chi li governa. L’umiltà. Parola sconosciuta a Palazzo Marino con le ultime due giunte, ma che potrebbe essere la chiave del rilancio della città.

 

 

1 commento su “Atm, trema il modello Milano”

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