9 Aprile 2019

Via De Stael, anche pregiudicati fra gli occupanti

“La situazione della palazzina occupata di via De Stael è a dir poco scandalosa e grottesca. Ho svolto un sopralluogo nell’edificio e ho scoperto l’esistenza di un vero e proprio albergo illegale per clandestini, in prevalenza marocchini e pakistani, con diversi bambini piccoli al seguito e cani di grossa taglia: ognuno ha la propria camera con tanto di numero e nome scritto in arabo. In tutto, come mi ha spiegato il “capo” di questo villaggio abusivo creato grazie all’appoggio del collettivo “Noi ci siamo”, vivono all’interno della struttura 130 persone e altre 12 sarebbero in arrivo, la maggior parte delle quali senza documenti. Lo stesso occupante marocchino, che ha ammesso di essere agli arresti domiciliari nell’edificio occupato, dopo aver annunciato l’intenzione di organizzare un presidio davanti al Commissariato Comasina non si sa bene per quale motivo vista la sua posizione e quella dei suoi compagni, mi ha addirittura minacciata riempendomi di insulti e inseguendomi fino all’esterno dell’edificio perché a suo dire quella era casa sua e io non potevo entrare. È incredibile che degli occupanti abusivi siano agli arresti domiciliari in una palazzina occupata. Questi sono i personaggi che la sinistra tollera e di fatto lascia liberi di perpetrare reati previsti dal codice penale come le occupazioni abusive”. Lo riferisce Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto. “È assurdo che in una città come Milano esista un buco nero del genere, dove parecchi clandestini possono liberamente fare il bello e il cattivo tempo in spregio a ogni regola e soprattutto senza che il Comune alzi un dito. Ho parlato con alcuni residenti di via De Stael e sono molto preoccupati, come giusto che sia, per la situazione di illegalità che si trovano sotto casa. Le condizioni igienico-sanitarie dello stabile – continua Silvia Sardone – sono pessime ed è inconcepibile che dei bambini possano crescere in un contesto simile: mi auguro che il Comune, perlomeno, invii degli assistenti sociali per verificare la situazione. Ricordo a Sala e compagni, che lo stesso collettivo che ha ideato l’occupazione di via De Stael ha preso con la forza anche gli ex bagni pubblici comunali di via Esterle e una fabbrica dismessa in via Iglesias dopo lo sgombero del caseggiato Mm di via Palmanova 59: con la scusa dell’autogestione e dell’accoglienza i centri sociali si prendono pezzi di città sottraendoli alla comunità per darli ai clandestini. È questo il tanto decantato modello Milano in tema di immigrazione?”.

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Comasina, due arresti per droga

Sabato scorso la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ventenne italiano A.I., e di un coetaneo cittadino ecuadoregno F.P. per detenzione e spaccio di stupefacenti. Le indagini, svolte dagli agenti del Commissariato Comasina della Questura di Milano, sono scaturite a seguito di un’attività capillare sul territorio, che ha portato all’arresto nei mesi scorsi di una minorenne A.R., trovata in possesso di 60 grammi di marijuana, di un 36enne svizzero N.A. ed il 14 febbraio di un 54enne italiano S.P., entrambi fermati a bordo di un autovettura nella quale è stato rinvenuto circa mezzo chilo di eroina. L’esito positivo dell’attività è stato raggiunto grazie anche ad associazioni e genitori, che hanno collaborato con gli agenti del Commissariato Comasina, per combattere lo spaccio di droga nelle piazze del quartiere.  

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Bando da un milione per sostituire i mezzi inquinanti

Online il bando del Comune da un milione di euro per accedere ai contributi destinati alle famiglie che vogliano sostituire auto e moto inquinanti con mezzi a basso impatto ambientale. L’Amministrazione ha previsto inoltre agevolazioni, per un totale di 577mila euro, per gli abbonamenti ordinari al trasporto pubblico locale. Gli incentivi potranno essere utilizzati per sostituire auto diesel euro da 0 a 4, benzina euro 0 e 1 e motoveicoli e ciclomotori a due tempi classe euro 0 e 1, purché di proprietà di famiglie residenti a Milano e con un reddito Isee fino a 28 mila euro annui, se composti da over 65 anni, e 25 mila euro se composti da under 65 anni. Chi usufruirà dei contributi per sostituire un veicolo inquinante, il cui accesso in città è progressivamente vietato con l’entrata in vigore lo scorso 25 febbraio di Area B, la grande ztl in favore dell’ambiente, dovrà acquistare un’auto immatricolata per il trasporto persone nuova o a chilometro zero alimentata a elettricità, ibrida benzina/elettrico, metano, ibrida benzina/metano, Gpl, benzina euro 6 anche in leasing. Sarà anche possibile acquistare un’auto usata, sempre trasporto persone, in questo caso anche benzina euro 5. Particolarmente innovative ulteriori opzioni messe a disposizione nel nuovo bando che consentiranno a chi non volesse più acquistare un’auto di accedere agli incentivi anche per la sostituzione del vecchio veicolo con uno scooter ad alimentazione elettrica, una cargo bike a pedalata assistita o elettrica purché omologata per la circolazione stradale. Sarà possibile inoltre fare la permuta con due biciclette pieghevoli anche a pedalata assistita o elettrica sempre omologate. Anche chi possiede un motoveicolo o un ciclomotore potrà sostituirlo con uno scooter ad alimentazione elettrica, una cargo bike o in alternativa due biciclette pieghevoli anche a pedalata assistita o elettrica sempre omologate. Un’agevolazione altrettanto importante riguarda lo sconto del 70% sul costo totale dell’abbonamento annuale ordinario alla rete di trasporto pubblico locale per una platea di circa 2.500 persone che sceglieranno di rottamare il loro vecchio veicolo diesel. Tutti gli incentivi saranno erogati una volta sola per nucleo familiare e l’importo sarà pari al 50% del costo totale del nuovo veicolo fino a un massimo di 4 mila euro in caso di acquisto di un veicolo nuovo e fino a un massimo di 2 mila euro in tutte le altre opzioni. Saranno ammessi acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2019 e fino a esaurimento fondi. Ad oggi, il totale degli incentivi messi a disposizione dal Comune di Milano per la rottamazione dei veicoli più inquinanti, immatricolati merci e trasporto persona, e per opere di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici privati è di oltre 32 milioni di euro per gli anni 2017, 2018 e 2019.  

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Inaugurata la Torre Generali

Un altro ‘pezzo’ di Citylife è da oggi ufficialmente parte dello ‘skyline’ milanese. E’ stata, infatti, inaugurata la torre Generali, alla presenza del premier Giuseppe Conte, del sindaco Giuseppe Sala, del governatore Attilio Fontana e del presidente di Generali Gabriele Galateri di Genola. Il grattacielo, soprannominato il ‘Curvo’, progettato dallo studio di Zhaha Hadid, architetto di fama mondiale scomparsa nel 2016, è alto 170 metri per 44 piani. Affianca nel cuore di Citylife, piazza Tre torri, i grattaciali Allianz (torre Isozaki, 50 piani, 202 metri di altezza, il ‘Dritto’) e la torre Libeskind (28 piani, 175 metri di altezza, il ‘Curvo’), in fase di costruzione.  

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Salone del Mobile innaugurato dal Presidente del Consiglio

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è appena arrivato alla Fiera di Milano di Rho-Pero dove oggi si inaugura il Salone del Mobile. Il premier ha iniziato la sua visita dall’installazione De-Signo dedicate alla ‘cultura del design italiano prima e dopo Leonardo’. Ad accoglierlo il presidente di Federlegno Emanuele Orsini e il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Il presidente del Consiglio, ha poi ufficialmente inaugurato la 58° edizione del Salone del Mobile. Al taglio del nastro anche il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, il presidente di Confindustria, Vincenzo Bocci, il governatore lombardo, Attilio Fontana, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il presidente del Salone del Mobile, Claudio Luti e quello di Federlegno, Emanuele Orsini. Milano è una “città che ci inorgoglisce, che mi inorgoglisce come presidente del Consiglio” ha dichiarato Conte, sottolineando la capacità di Milano di operare “con successo anche sui mercati internazionali” e di avere “forte attrattità di investimenti” ma anche ad esempio “di turisti“. “Milano è senza dubbio vanto per l’Italia, un punto di riferimento riconosciuto a livello mondiale – ha continuato Conte – e il Salone è espressione di una sana cultura di impresa, fin dalle sue origini: qui si concentra il meglio dell’artigianato e dell’industria, del Made in Italy“. “È un privilegio essere qui, anche da italiano appassionato di design e di arredo“, ha sottolineato “la città di Milano durante il Salone diventa capitale mondiale del design, della creatività e della tecnologia, si dà oggi il via a un evento capace di ispirare creatività e innovazione“. Conte ha inoltre ricordato di essere stato nei primi 10 mesi di governo varie volte a Milano. “Qui a Milano avevo anticipato la fase 2 del Governo – ha detto – adesso posso dire che siano nel pieno della fase 2” con provvedimenti come il Decreto Crescita, lo ‘sblocca cantieri’ e il Piano nazionale ‘proteggi Italia’. “Fra qualche ora firmerò anche il decreto per la Centrale di progettazione – ha poi anticipato il premier – con la quale metteremo una pattuglia di ingegneri a disposizione di tutti gli enti locali che hanno difficoltà nella progettazione“.

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Il Fuorisalone più brutto di sempre?

Brutto. Anzi: brutto e cattivo. Il Fuorisalone 2019 si candida a diventare l’edizione più brutta di sempre: prima i caselli daziari insaccati nella juta di un artista africano, poi persino piazza Duomo con Maestà sofferente, l’opera di Gaetano Pesce che nessuno ha capito. E ha irritato quelli che l’hanno capita. I più hanno capito che si tratta di un paio di testicoli montati su un paio di gambe. Gli altri l’hanno presa invece come un’offesa: l’opera dovrebbe richiamare un corpo femminile vittima della violenza maschile. E già questo aspetto solleva molti dubbi sulle capacità estetiche dell’artista: Pesce voleva i seni femminili, ha installato due testicoli. Ma l’aspetto ancora più brutto è come l’artista sia riuscito a offendere proprio le donne. Dai blog femminili i commenti sono molto negativi: E come la rappresenti la violenza sulle donne? Violentandole: sessualizzi una poltrona, che infatti la donna, è risaputo, è solo un oggetto morbido sul quale accomodarsi; poi la decapiti e la riempi di spilloni come una bambolina voodoo. Cosa ci racconta questo oggetto, che definirei un gigantesco atto di onanismo auto-celebrativo? Che non hai capito niente di violenza sulle donne. E se la femminilità la chiami pure Maestà, a me pare una presa per il culo alta 8 metri. (da https://alledonnepiacesoffrire.wordpress.com) Allora ci chiediamo: il sindaco Giuseppe Sala davvero apprezzerà ancora l’installazione come detto nei giorni scorsi? E il Fuorisalone 2019 vuole davvero passare alla storia come l’edizione che più ha offeso le donne? Le prese in giro passano, ma il ricordo delle offese alle donne in questo periodo lascia un ricordo brutto. Anzi: brutto e cattivo.

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