Il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Altitonante ha rimesso la delega a sottosegretario all’area Expo per la Regione Lombardia. L’incarico gli era stato già sospeso dal presidente della Lombardia Attilio Fontana martedì scorso subito dopo che Altitonante era finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Milano per tangenti negli appalti. Si è inoltre appreso che i pm di Milano stanno indagando su “contratti di consulenza” ottenuti, attraverso Gioacchino Caianiello, ex coordinatore di FI a Varese e ritenuto il “burattinaio” di un presunto sistema corruttivo emerso con gli arresti di martedì, da “una società riconducibile a Lara Comi“, eurodeputata e coordinatrice provinciale di Forza Italia di Varese. “Contratti di consulenza da parte dell’ente Afol città metropolitana” per un “totale di 38.000 euro“. Lo si legge nella richiesta di custodia cautelare dei pm della Dda milanese.
Il caso Comi, per cui ora sono in corso verifiche bancarie, è venuto a galla nella richiesta di misura cautelare avanzata dai pm Silvia Bonardi, Adriano Scudieri, Luigi Furno e dall’aggiunto Alessandra Dolci, a proposito del ruolo di Caianiello. Sarebbe stato lui il vero coordinatore varesino di Fi, “in costante contatto con tutti gli esponenti apicali del partito a livello regionale” tra cui anche Mariastella Gelmini e il Presidente Fontana. Inoltre, sarebbe stato così abile da riuscire “con disinvoltura”, tramite la “collaborazione di alcuni suoi uomini di stretta fiducia”, “ad estendere la sua influenza politica e, parallelamente, quella criminale ben oltre i confini della provincia di Varese”. Infatti, annotano i pm, avrebbe fatto ottenere a una società di Saronno, riconducibile all’eurodeputata, che non è indagata, contratti di consulenza da parte della partecipata Afol città metropolitana, di cui Giuseppe Zingale era direttore generale. Contratti “per un totale di 38.000 euro (come preliminare conferimento di un più ampio incarico che può arrivare alla totale cifra di 80.000 euro) – si legge nell’atto – dietro promessa di retrocessione di una quota parte agli stessi Caianiello e Zingale”.
Lara Comi in una nota ha precisato di avere un’unica società “la Premium Consulting regolarmente denunciata all’interno della Dichiarazione di interessi finanziari dei deputati” e che “non ha nulla a che spartire con le consulenze sotto inchiesta“.