Il gruppo Atm, gestore del trasporto pubblico locale a Milano, ha chiuso il 2018 con un utile di 18,5 milioni di euro, in calo rispetto ai 38,7 milioni registrati nel 2017. L’assemblea dei soci ha approvato i conti del gruppo: i ricavi operativi del 2018 si attestano a 962,7 milioni di euro, in crescita di 38,3 milioni rispetto all’anno scorso. Aumentano anche costi e altri oneri operativi: salgono a 838,6 milioni, con un balzo di 36,1 milioni rispetto al 2017.
L’anno scorso, ha fatto sapere la società, si è fatta più intensa la lotta all’evasione: nel 2018 sono state emesse 293.358 multe, a seguito di più di 3,5 milioni di controlli. Nel 2017 le multe erano state poco più di 220mila e nel 2016 196mila. L’accelerazione nelle sanzioni, ha spiegato Atm, è stata possibile “grazie a nuovi protocolli operativi, unitamente all’aumento del personale (30% nell’area della Security e 50% nell’area della Controlleria), le persone controllate sono cresciute del 56% rispetto all’anno precedente. Le sanzioni comminate hanno visto una significativa crescita, pari al 33% rispetto al 2017“.
Nel 2018, emerge dai conti, 173 milioni di euro sono stati destinati agli investimenti e di questi 152 milioni di euro sono andati al rinnovo della flotta aziendale: 98 milioni di euro per i nuovi treni Leonardo, 2 milioni di euro per i nuovi filobus, 33 milioni di euro per i nuovi autobus (elettrici ed ibridi), 19 milioni al revamping e alla manutenzione straordinaria delle vetture. Primato per quanto riguarda i passeggeri: sono stati in 789 milioni, +5% in un anno. “In metropolitana i passeggeri sono stati 369 milioni, con un aumento di 21 milioni, pari al 6% rispetto al 2017”, ha chiosato Atm in una nota.