Cascina Sella Nuova si prepara a rinascere e diventare un nuovo luogo aperto alla città. L’Amministrazione ha assegnato tramite bando per una durata di 40 anni la struttura rurale del 1400 situata tra viale Forze Armate e via Parri alla cordata progettuale Natural-Mente, agroecologia e stili di vita sostenibili, cui capofila è l’Associazione Thara Rothas.
Un progetto di grande impatto sociale, possibile grazie al coinvolgimento e il sostegno di circa 30 soggetti, che porterà alla realizzazione di alloggi in cohousing intergenerazionale, spazi adibiti ai servizi per l’infanzia e per la formazione, un museo digitale, orti sperimentali, spazi per la formazione agricola e un laboratorio di panificazione, oltre a spazi per la vendita e degustazione dei prodotti di qualità.
Il progetto architettonico che consentirà il recupero della cascina è stato messo a punto dallo studio Piuarch e dallo studio dell’Architetto Passerini, che ha ideato i sistemi di restauro degli edifici preesistenti e sotto tutela con l’obiettivo di rivitalizzare un patrimonio al confine tra il tessuto urbano e la Milano Agricola. L’intervento consentirà la ricostruzione delle due corti esistenti, ricomprendendo l’antico corpo di fabbrica che qua e là emerge dalle rovine e che nel progetto diviene elemento ispiratore e di riferimento.
“La rifunzionalizzazione di Cascina Sella Nuova – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran – si inserisce nell’ambito delle politiche di rigenerazione urbana delle cascine in disuso incentivate attraverso la stipula di contratti di lunga durata con i soggetti cui vengono affidati gli spazi, in modo da consentire loro di effettuare gli investimenti necessari per il recupero della struttura. Fa parte anche questa delle azioni per la valorizzazione della vocazione agricola della nostra città”.
“Il progetto – racconta Silvia Passerini, presidente dell’Associazione Thara Rothas – intende diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile, salvaguardare l’ambiente agricolo, dare spazio a progetti che aprono scenari di nuovi stili di vita, connettere il centro urbano con i territori extraurbani e trasmettere i saperi e le buone pratiche agricole”.
A Milano sono circa le 60 cascine di proprietà comunale pervenute nella disponibilità dell’Amministrazione in seguito a lasciti, donazioni e operazioni di compravendita. Molte strutture sono state recuperate e tenute in vita da soggetti del terzo settore e associazioni di cittadini che al loro interno hanno trovato spazi disponibili e flessibili per ospitare attività sociali e culturali di diverso tipo e servizi per i cittadini. Tra i recuperi più recenti, la Cascina Casottello e Cascina Cotica.
A settembre, all’interno della manifestazione di Cascine Aperte, si terrà la presentazione pubblica del progetto per Cascina Sella Nuova.