“Milano ha avviato dal 2014 un censimento degli immobili abbandonati (circa 180) e con il nuovo PGT che deve approvare il Consiglio comunale si apre una nuova fase“. Lo spiega con un post su Facebook l’assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran intervenendo sul tema degli edifici abbandonati e quanto previsto dal Pgt, il Piano #Milano2030 che ha iniziato il suo percorso in consiglio comunale e per il quale è prevista una call pubblica per arricchire il piano di idee e proposte.
Sul tema degli immobili abbandonati, sottolinea Maran, “le nuove regole dicono infatti che chi possiede un immobile abbandonato (e principalmente sono banche e fondi di investimento) dal momento dell’approvazione del piano ha 3 strade davanti: a) Presentano un piano attuativo ed iniziano i lavori entro 18 mesi dall’approvazione del PGT avvalendosi anche dei nuovi incentivi per la riconversione degli edifici industriali. b) Procedono negli stessi tempi alla demolizione dell’immobile, salvaguardando i diritti connessi a quel volume e potendo successivamente usarli o lì o trasferirli in altro luogo in città secondo le regole. c) Se dopo 18 mesi dall’approvazione del piano non hanno fatto niente il loro diritto edificatorio scende dal riconoscimento della volumetria esistente all’indice base della città (0.35 mq/mq)“.
“Il Comune si riserva di procedere alla demolizione con i poteri sostitutivi chiedendo successivamente rimborso ai proprietari. – conclude Maran – Questa norma, una novità per Milano, schiera il Comune in maniera chiara dalla parte del recupero degli edifici abbandonati con l’obiettivo di accelerare i piani di recupero o almeno attraverso la demolizione di mettere in sicurezza delle aree che potrebbero essere occupate e che comunque arrecano disagio a chi abita e lavora nei pressi“.
I documenti del Pgt sono stati pubblicati online sul sito del Comune.