Pronti al rumoroso silenzio del fine settimana? Perché sappiamo tutti che negli ultimi giorni la legge impone il silenzio elettorale per dare modo agli elettori di scegliere senza pressioni chi votare. Ma sappiamo altrettanto bene che i politici si inventano mille modi per aggirare il problema: un esempio magistrale di equilibrismo fu un parlamentare che per suggerire il nome Meloni si fece un video mentre sceglieva con cura la frutta giusta al mercato. Simpatico ed efficace, va detto. E sicuramente meno malandrino di quei giornalisti che per evitare il divieto di pubblicare sondaggi si sono inventati le corse clandestine di cavalli o di prezzi delle auto: per chi non lo sapesse, è vietato pubblicare sondaggi nelle due settimane prima del voto per non influenzare gli indecisi. Per dribblare il problema alcuni giornalisti e sondaggisti hanno pubblicato i dati mascherati come corse equine o tariffari di veicoli. Quindi malandrino uno, ma pure l’altro, come sempre in Italia. Che poi queste pubblicazioni abbiano davvero effetto è una certezza di cui crediamo si debba discutere. In ogni caso ecco che siamo di nuovo a un fine settimana di quelli tosti: si vota in Lombardia e Lazio. Dunque 12 milioni di elettori sono chiamati a esprimersi, anche se pare confermato che il partito di maggioranza sarà quello dell’astensione. Sarà per il freddo o i candidati, ma di queste regionali pare non freghi nulla a nessuno. A parte chi si gioca il lavoro, ovvio. Dunque sarà una corsa all’ultimo voto, anche se pare che in entrambe le situazioni il voto sia più che altro una formalità: Fontana nonostante cinque anni da dimenticare sconfiggerà Majorino a meno di miracoli. E Moratti punta solo a rompere le scatole il più possibile per un classico “ecco ve l’avevo detto” che piace tanto a quelli con troppi soldi e tanto tempo da spendere. L’unico a godere della sua candidatura sarà l’imperituro Manfredi Palmeri che riuscirà a rientrare di nuovo in Consiglio. E i consulenti che hanno infilato ricche parcelle nelle profonde tasche della lady. E nel Lazio stessa storia: la sinistra vincerà se riuscirà in un mezzo miracolo, perché ci sono tre candidati pure lì. Rocca, candidato del centrodestra, dovrebbe riuscire a vincere strappando un feudo importante al Partito democratico. Vedremo dunque se saremo Pronti al rumoroso silenzio del fine settimana e come andrà a finire. Perché la migliore notizia è che entro martedì sarà finita.