A fare da contorno alla rivolta nel carcere di San Vittore, la proposta del Senatore Mirabelli di procedere con un indulto per ridurre la popolazione carceraria, accolta per niente bene dall’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato (FdI): “Mai mi sarei immaginato che la sinistra, con la scusa del Coronavirus, pensasse ad un indulto per coloro a cui manca da scontare un residuo di pena“, ha commentato l’ex vice-sindaco, aggiungendo, “Qui, più della metà dei beneficiari dell’indulto sarebbero extracomunitari, visto che nelle carceri lombarde è questa la proporzione tra i detenuti. Magari si tratta anche di criminali clandestini. Per la sinistra rimane sempre prioritaria la difesa dei delinquenti, mentre le vittime possono sempre aspettare“.
Ad aggiungere benzina sul fuoco della rivolta, l’arrivo di un gruppo di esponenti dei centri sociali che, contravvenendo al divieto di radunarsi, si sono riuniti all’esterno delle mura della casa circondariale per manifestare la loro solidarietà ai detenuti in rivolta, per poi tentare di impedire l’ingresso del carcere a un pullman di agenti di Polizia Penitenziaria innescando uno scontro con la Polizia di Stato.
L’episodio è stato commentato dal Sindacato Autonomo di Polizia con un post su Facebook: “Questo è ciò che è successo oggi all’esterno della Casa Circondariale di Milano San Vittore e causato dai professionisti del disordine urbano. Onore ai ragazzi del III Reparto Mobile di Milano che con professionalità, hanno saputo gestire una situazione tesissima non cedendo alle provocazioni di questi personaggi che nulla di meglio hanno da fare durante queste giornate difficili se non supportare una criminale rivolta carceraria. Strumentalizzare la paura di essere contagiati da un virus e scatenare rivolte al fine di ottenere indulti, amnistie, pene alternative al carcere fa parte del mestiere. Non fa parte del mestiere cedere ai ricatti di questi personaggi. Restiamo in attesa di vedere che misure vorrà adottare chi ha il Dovere di far rispettare le regole. Nel frattempo massima solidarietà al personale della Polizia Penitenziaria ed alle Forze dell’ordine impegnate a ripristinare la legalità nelle varie Case Circondariali“.