A22, Onlit: “Nonostante il PNRR non le preveda, continuano le proroghe alle concessioni”. Anche grazie al Covid, continua il vecchio sistema di non affrontare in modo risolutivo i problemi. E’ il caso del settore autostradale, che dopo il crollo del Ponte Morandi doveva essere oggetto di una profonda riforma capace di riequilibrare i rapporti con le società concessionarie a favore dello Stato (sicurezza, qualità dei servizi e canoni più consistenti in carico ai concessionari) e dei consumatori. Peccato che il provvedimento legislativo di conversione in legge del d.l. 41/2021 contenga l’ennesima proroga per l’Autobrennero A22, la cui concessione è scaduta addirittura il 30 aprile 2014. Questa decisione crea una disparità di trattamento tra operatori economici del settore, e l’A22 costituirebbe un esempio negativo per tutta l’Italia. Il meccanismo anticoncorrenziale della proroga è stato più volte censurato dalla Corte Costituzionale, ed è in contrasto con lo stesso PNRR del Governo. Il piano ha recepito le indicazioni provenienti dall’Antitrust in materia di riforme per la concorrenza, annunciando interventi legislativi da adottare: tuttavia, nel primo provvedimento utile è stata inserita una nuova proroga. Come dire: di gare, almeno qua in Trentino-Alto Adige, non se ne parla neppure.