La riqualificazione di una delle porte d’accesso a Milano, piazza Luigi di Savoia, che verrà riordinata e razionalizzata in modo da risultare più accogliente per chi transita dalla Stazione Centrale, e insieme la ristrutturazione di un ex hotel noto e familiare in città. Questi gli obiettivi del progetto Mi.C, frutto della stretta collaborazione tra pubblico e privato, che darà un volto nuovo a una zona strategica e che meglio la connetterà con l’asse che porta a piazzale Loreto, anch’esso in via di trasformazione.
Partiranno entro giugno i lavori di demolizione dell’Hotel Michelangelo, inaugurato a fine anni Sessanta con i suoi 17 piani e 306 camere, e dismesso nel 2020, quando per alcuni mesi venne riconvertito nel primo “Covid hotel” della città, utilizzato per ospitare persone in quarantena, grazie ad un accordo tra la proprietà, il gruppo Finleonardo, il Comune di Milano, ATS, ASST Milano nord e la Prefettura. Al suo posto, nascerà una torre destinata ad uffici, alta 93,5 metri, in cui potranno lavorare oltre 2.000 persone.
Il nuovo edificio sarà di ultima generazione, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, economia circolare (previsto anche il reimpiego del calcestruzzo) e di risparmio energetico italiani ed europei.
Un intervento che si concluderà entro il 2026, in tempo per le olimpiadi invernali, e che grazie agli oneri di urbanizzazione generati (per un totale di circa 4,2 milioni di euro) verrà affiancato dalla riqualificazione complessiva di piazza Luigi di Savoia e di alcune strade limitrofe: via Doria davanti all’antica Cascina Pozzobonelli, il tratto di via Scarlatti fino a via Macchi, il tratto di via Lepetit fino all’ex Hotel e una porzione di piazza Duca d’Aosta.
Gli interventi, il cui progetto verrà meglio dettagliato nelle prossime settimane e che potrebbero iniziare l’anno prossimo, prevedono la rimodulazione complessiva della zona con la creazione di nuove aree verdi, la razionalizzazione delle soste e dell’area taxi, la realizzazione di una velostazione, il rifacimento del manto stradale, complanare ai marciapiedi, percorsi pedonali, l’allestimento di elementi di arredo urbano e la generale riqualificazione degli spazi pubblici. L’obiettivo è creare una piazza e una zona moderne, più sostenibili e funzionali, con spazi meglio delimitati, pronte ad accogliere chiunque transiti dalla Centrale.
Significativi i numeri legati agli interventi previsti: 22.000 i metri quadrati di spazio pubblico riqualificato, 2.200 le persone che lavoreranno nella Torre, 200 quelle impegnate nella sua costruzione (oltre a mille nell’indotto), 22 i piani fuori terra (più 4 interrati), 65 i nuovi alberi piantumati, 1.350 i metri quadrati di area verde riqualificata cui se ne aggiungono 900 nuovi, 200 i lavoratori occupati nella riqualificazione della zona, 108 i nuovi posti auto interrati.
Il team che realizzerà il Mi.C è tutto italiano, a cominciare da Park Associati, Milan, Faces e ESA.