Ieri mattina a la polizia ha arrestato un medico di base di 61 anni con studio nella centrale zona Porta Vittoria, accusato di aver venduto delle ricette per l’acquisto di medicinali a base di oppiacei. Lo ha riferito la stessa polizia, spiegando che il dottore è stato posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico per spaccio, corruzione e falsità ideologica in atti pubblici.
Gli investigatori della settima sezione dell’Ufficio prevenzione generale della questura meneghina sono arrivati al 61enne dopo l’arresto, il 31 gennaio 2020, di un egiziano trovato in possesso di un centinaio di pillole medicinali e di 26 ricette elettroniche compilate dal medico. Dalle successive indagini è emerso che il dottore avrebbe prescritto a malati oncologici gravi circa 9mila prescrizioni di costosi farmaci oppioidi, che in realtà sarebbero finiti a pusher e tossicodipendenti mentre a lui sarebbero andati tra i 10 e i 20 euro a ricetta. Un modus operandi che, sempre secondo l’accusa, avrebbe cagionato al Sistema sanitario un danno che si aggirerebbe intorno al 1,3 milioni di euro.
I tossicomani utilizzerebbero questo tipo di pillole con stupefacenti e alcol, ottenendo così un effetto simile a quello dell’eroina.