Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza e alla Protezione civile, ha partecipato questa mattina alla cerimonia organizzata dal Comune di Milano in occasione del “Giorno del ricordo” in memoria dei martiri delle foibe, per poi recarsi insieme diversi esponenti di FdI, tra i quali l’europarlamentare Carlo Fidanza, i parlamentari Riccardo De Corato e Stefano Maullu, i consiglieri comunali Chiara Valcepina e Riccardo Truppo, alla commemorazione svolta in Piazza della Repubblica.
Nel corso del suo intervento a Palazzo Marino, La Russa, ha dichiarato: “La tragedia delle foibe rappresenta una delle pagine più drammatiche della storia italiana per troppi anni scientemente e colpevolmente dimenticata. Un dramma troppo a lungo negato dall’egemonia culturale della sinistra, una ferita ancora aperta per tutti gli italiani. Oltre 10 mila persone torturate e gettate, spesso ancora vive, nelle cavità rocciose dell’altopiano del Carso dalle bande titine comuniste. Migliaia di donne e uomini assassinati ‘sol perché italiani’”.
“Soltanto nel 2004 – ha aggiunto l’Assesore – lo Stato italiano istituì con una legge il ‘Giorno del Ricordo’ per onorare i martiri delle foibe. Fu il mio amico Roberto Menia, onorevole di Alleanza Nazionale e figlio di esuli istriani, il primo firmatario di questa legge necessaria che restituì, finalmente, non la giustizia ma almeno la doverosa dignità del ricordo ai nostri martiri, così a lungo colpevolmente ignorati”.
Riccardo Truppo, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, ha invece ricordato quanto fatto dal suo partito nell’istituzione in cui siede in favore di Martiti ed esuli: “Dopo che Fratelli d’Italia propose e vide approvare con Andrea Mascaretti primo firmatario l’impegno a celebrare il Giorno del Ricordo con una mostra dedicata” lamentando però “da due anni il Comune di Milano dimostra di fare il suo compito, o meglio, compitino direbbero i maligni. Si, perché oltre a non permettere durante le celebrazioni la parola a tutte le associazioni operanti sul territorio, tre o quattro al massimo attive da sempre, non si pubblicizza nemmeno la mostra sul Giorno del Ricordo a Palazzo Marino: all’esterno nessuno delle migliaia di passanti sa dell’esposizione all’interno”.
“Ricordiamo inoltre – ha aggiunto Truppo – l’impegno a trovare una sede gratuita e uno spazio museale ancora mancanti. Attualmente la sede concessa è a pagamento. Insomma – ha concluso – grazie ma possiamo avere più coraggio per sconfiggere gli anticorpi di certe tendenze revisioniste e tendenti all’oblio che ci devono vedere tutti compatti sempre”.