Poliziotti senza ticket saltano il pasto. Troppe le segnalazioni dei colleghi che restano in difficoltà senza la possibilità di poter usufruire dei buoni pasto. A febbraio ci siamo ritrovati a scrivere al Ministro Lamorgese, perché ci erano arrivate numerose comunicazioni riguardanti disservizi sui buoni pasto, che ricordiamo essere erogati ai poliziotti, quando svolgono particolari turni di servizio o attività straordinarie e che non gli consentono di consumare il pasto presso la mensa. Ad oggi, ancora una volta i poliziotti non potranno usufruire dei ticket per consumare la refezione che gli spetta.
Siamo nuovamente costretti a dover portare all’attenzione del Ministro, l’annosa problematica concernente l’erogazione degli stessi al personale della Polizia di Stato.
L’ultimo disservizio è stato comunicato da CONSIP e riguarda il Lotto–7–Lazio che, in attesa della definizione di procedure giurisdizionali sulla relativa aggiudicazione, è attualmente sospeso. Pertanto, le Pubbliche Amministrazioni non possono più procedere né con l’invio di ordinativi di fornitura né con le richieste di approvvigionamento.
Si tratta dell’ennesima dimostrazione di inefficienza dell’attuale sistema di erogazione dei ticket, regolarmente caratterizzato da disfunzioni e foriero di molteplici problematiche che si ripropongono costantemente pregiudicando senza soluzione di continuità i diritti dei colleghi.
Pertanto il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, ha ritenuto necessario scrivere nuovamente al Ministro, per chiedere di intervenire fattivamente.
Trattandosi difatti, di problemi che si ripropongono ciclicamente, più di un anno fa era stato proposto al Ministro di disporre la diretta contabilizzazione e liquidazione in busta paga delle somme deputate ai buoni pasto. “Le chiedendo di farsi carico della specifica questione segnalata, agendo per tempo al fine di adottare iniziative volte a neutralizzare i prevedibili disagi”.
Continua Paoloni: “Sorge dunque la necessità, di valutare la proposta di disporre la diretta contabilizzazione e liquidazione in busta paga delle somme deputate ai buoni pasto. Si tratterebbe di una soluzione che eviterebbe il ripetersi delle problematiche più volte segnalate nel rispetto dei principi di economicità, efficienza ed efficacia che dovrebbero sempre orientare l’azione amministrativa”.
Infatti, l’erogazione diretta consentirebbe di evitare lo svolgimento delle procedure di gare per l’assegnazione del servizio e i relativi costi per la stazione appaltante, con notevoli risparmi in termini di tempo e di spesa.
In attesa di conoscere le determinazioni che intenderà adottare Le porgiamo cordiali saluti.
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