Oggi, Giulio Gallera, nell’esporre i dati sull’emergenza coronavirus ha esordito dicendo che, “non ci consentono di rilassarci“, anche se siamo a 57.592 contagiati, con un incremento di 1.544, “in linea con i giorni passati”, visti anche i 9.997 tamponi processati. AUmentano di 149 i ricoverati, ma si riducono ulteriormente di 28 unità quelli in terapia intensiva. “Cosa vuole dire questo dato… il virus gira ancora, ma le nostre relazioni sociali si sono rarefatte e“, come confermano gli ospedali, “il virus è meno forte, perché quando trova poche persone attraverso le quali diffondersi si indebolisce“. “Se noi riusciremo a mantenere il distanziamento sociale anche dopo il tre maggio, il virus che continuerà a girare, ma sarà meno letale“, di qui l’importanza di continuare a usare la mascherina e di rimanere a distanza di sicurezza l’uno dall’altro anche nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda le province, ha aggiunto, “dati in linea con ieri” che non calano, ma rimangono stabili “segno che dobbiamo ancora lottare“, nella provincia di Milano però i casi sono il doppio rispetto a ieri: 520, “quindi, milanesi non scherziamo, non c’è bisogno di uscire a Pasqua“, ha incalzato i suoi concittadini l’Assessore, aggiungendo, “la situazione di Milano necessita una maggiore attenzione, perché non c’è una netta e decisa riduzione dei casi” come confermano i casi in città, 262, che si raddoppiano come quelli in provincia. Quindi, “la partita non è finita, non rilassatevi, perché in trend è in riduzione, ma non ci fa ancora stare tranquilli“.
Gallera ha poi fatto sapere di essere stato nella Bergamasca per ringraziare “medici, infermieri, personale sanitario, volontari, protezione civile e alpini” che stanno “facendo il massimo” per far uscire la città orobica dall’emergenza. L’assessore, dopo essere stato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, ha visitato l’ospedale da campo allestito dagli Alpini presso la fiera dove ha incontrato il personale di Emergency e i medici russi, visitando in seguito i ‘Covid hotel che l’Ats mette a disposizione dal 18 marzo definendoli “una risposta per le persone guarite e per il territorio”, cui sono destinati i soggetti Covid positivi ormai stabilizzati che possono essere dimessi dalle strutture ospedaliere e per i quali è tuttavia necessario garantire la sorveglianza sanitaria e l’isolamento in luoghi diversi dal loro domicilio.
Dati Lombardia: positivi 57.592 (+1.544), ricoverati 12.026 (+149), in terapia intensiva 1.174 (-28), dimessi 33.881 (+ 1.150), decessi 10.511 (+273). Tamponi effettuati: 196.302 (+9.977). Provincia di Milano 13.268 (+520) di cui 5.368 in città (+262).