Nel corso dell’attività investigativa volta al contrasto del traffico di droga nella zona ovest della città, i poliziotti del Commissariato Sempione hanno appreso che era in arrivo in treno, proveniente dalla provincia di Ferrara, un uomo che si sarebbe spostato in taxi per spacciare shaboo. Le indagini infatti avevano portato a individuare un giovane che, approfittando del suo impiego di tecnico per le ispezioni e test sulle infrastrutture, attraversava le regioni viaggiando in treno, in questo periodo di emergenza Covid, indossando abiti da lavoro tra i quali la pettorina gialla catarifrangente.
Individuato lo stabile in via Valtellina presso il quale si sarebbe dovuto recare per consegnare la sostanza stupefacente, gli agenti del Commissariato Sempione, sabato mattina, hanno predisposto un servizio di osservazione: due poliziotti si sono finti addetti alle pulizie dello stabile e altri due si sono posti a breve distanza per intervenire una volta che il sospetto fosse giunto.
Alle 10.30 l’uomo, è arrivato a bordo di un taxi, con indosso gli abiti da lavoro e la pettorina, ha raggiunto il civico dello stabile e dopo essersi guardato attorno, parlando al telefono, gesticolando ed urlando, è risalito sul taxi, dove è stato bloccato dai poliziotti.
Il giovane, un 24enne nigeriano senza precedenti e con regolare occupazione, ha prima detto agli agenti di essersi recato in via Valtellina per incontrare un collega di lavoro poi, incalzato dagli stessi, ha consegnato una busta, contenente 38 grammi di shaboo che aveva in tasca.
Il successivo controllo dello zaino che aveva con sé ha portato i poliziotti, che lo hanno poi arrestato, a rinvenire e sequestrare una busta con duemila e ottocento euro.