Una mappa interattiva di Milano con i nomi delle vittime, i luoghi e le vie delle stragi e degli attentati terroristici che hanno segnato la storia della città: da piazza Fontana a via Palestro, dall’assassinio del magistrato Emilio Alessandrini a quello del giornalista Walter Tobagi. Ogni nome una vita, ogni luogo una storia; nell’insieme, pezzi importanti di un puzzle che ripercorre gli anni che vanno dalla strategia della tensione alla strage di mafia, da conoscere e approfondire con l’ausilio di documenti, fotografie e atti processuali.
La mappa virtuale fa parte del sito Internet “Milano, le stragi e il terrorismo – Museo Diffuso Urbano”, che si propone come “un racconto sugli avvenimenti terroristici che colpirono la città di Milano, segnando la sua popolazione e i suoi luoghi. Un Museo Diffuso dedicato a tutti i caduti per mantenere viva la loro memoria”.
È stato presentato oggi alla Casa della Memoria in occasione del Giorno dedicato alle vittime del terrorismo, alla presenza del presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, dell’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data Lorenzo Lipparini, del coordinatore regionale per la Lombardia di AIVITER Maurizio Campagna, del presidente della Fondazione Carlo Perini Christian Iosa e da Federica Dendena per l’associazione familiari delle vittime della strage di piazza Fontana. Presente anche Carlo Arnoldi, presidente dell’Associazione familiari delle vittime della strage di piazza Fontana.
Il sito, che arricchirà il portale istituzionale del Comune, è frutto di un progetto dell’Amministrazione, della Fondazione Carlo Perini, dell’Associazione italiana vittime del terrorismo (AIVITER) e dell’Associazione Piazza Fontana. È stato realizzato in collaborazione e con il supporto scientifico del Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Rotary Club Milano, e rientra nel palinsesto della piattaforma comunale Milano è Memoria.
La mappa virtuale, che dà la possibilità di ricostruire la storia di un attentato o di una strage, e di ricordarne le vittime, partendo dal luogo in cui è avvenuto, utilizza la tecnologia del geoportale del Comune di Milano: cliccando sui nomi dei luoghi o delle vittime si apriranno schede, fotografie, documenti o atti processuali, come nel caso di Piazza Fontana, e si potranno leggere le biografie delle vittime.
“Si tratta del primo passo per la costruzione di una serie di itinerari, da percorrere online o nelle strade, per approfondire la conoscenza di fatti storici importanti per la nostra città e più in generale per il Paese – spiega l’Assessore Lipparini -. Un contributo molto importante all’azione di tutela e diffusione dei temi della memoria che, grazie alle potenzialità del nostro geoportale, offre a tutti l’opportunità di consultare documenti e ricordare le vittime del terrorismo. “Uno strumento prezioso in particolare per i più giovani, per le scuole e per tutti quelli che volessero ricordare e approfondire con documenti selezionati dagli studiosi episodi che hanno segnato col sangue la storia italiana – aggiunge il presidente Bertolé – . Oggi, nel giorno in cui ricordiamo chi è morto per mano del terrorismo, possiamo offrire alla città l’opportunità di conoscere a fondo i fatti e le vite spezzate dalla violenza di quei decenni che hanno profondamente segnato la nostra storia”.
Il sito, la cui offerta verrà arricchita nel corso del tempo con l’aggiunta di ulteriori contributi, è dedicato alla memoria di Antonio Iosa, gambizzato dalle BR nel 1980 per il suo impegno nella diffusione della cultura soprattutto nei quartieri popolari di Milano. Iscritto tra i “grandi” al Famedio del Cimitero Monumentale, tra gli altri riconoscimenti Iosa ha ricevuto nel 2002 la Medaglia d’oro di Civica Benemerenza del Comune di Milano e nel 2010 la “Medaglia d’oro di Vittima del terrorismo” dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.