Nella notte tra mercoledì e giovedì il rapper Baby Touchè, all’anagrafe Amine Amagour, diciannovenne di origini marocchine, residente a Padova, è stato aggredito a Milano da un secondo rapper, Simba La Rue, al secolo Mohamed Lamine Saida, classe 1999, di origini tunisine, insieme alla sua cerchia di amici, e condotto a forza in un veicolo, dove è stato filmato, in una diretta Instagram, con il volto gonfio e il naso sanguinante. La spedizione punitiva del trapper e dei suoi complici sarebbe scattata come logica conseguenza di un presunto “dissing” che Touchè avrebbe rivolto a Simba La Rue nella sua ultima canzone. Su quest’ultimo, pesa già un Daspo, emesso in seguito al suo coinvolgimento, lo scorso luglio, in una rissa a colpi di pietre davanti a una discoteca di Milano.
“Le sparatorie dello scorso gennaio – quando il rapper Kappa_24K fu arrestato perché ritenuto coinvolto in una sparatoria tra gang rivali a San Siro – sono degenerate in veri e propri sequestri di persona. Eppure, il gravissimo episodio di due giorni fa è passato quasi sotto silenzio. Mi chiedo se siano intervenute le forze dell’ordine e se il rapper tunisino, autore di un gesto agghiacciante, sia stato arrestato» commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito all’aggressione e al rapimento, condiviso sui social, del trapper Baby Touchè nella notte tra mercoledì e giovedì a Milano” commenta l’Assessore Regionale alla SIcurezza Riccardo De Corato.
«Ricordo che, a seguito della sparatoria tra rapper dell’8 gennaio a San Siro, il Sindaco di Milano Beppe Sala si era espresso a riguardo, dichiarando di essere “vicino a chi fa questo tipo di musica a Milano” perché per “parlare a chi vive nei quartieri e ha quell’età” è necessario “avere loro”, cioè i rapper, “come alleati”. Alla luce dei fatti degli ultimi giorni, le affermazioni di Sala sono quasi risibili: anziché migliorare, l’emergenza faide tra rapper a Milano sta sfuggendo di mano» conclude De Corato.