Crosetto inciampa sulle mine

Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

Crosetto inciampa sulle mine. Perché negli ultimi giorni i russi hanno rinfacciato all’Italia la sua produzione di mine antiuomo, scatenando una dura risposta del ministro della Difesa Guido Crosetto che riportiamo integralmente nel corpo dell’articolo. Perché? Perché il ministro non si è accorto di aver in parte confermato quanto affermato dalla propaganda russa: le mine non saranno prodotte in Italia, ma la licenza per produrre le mine antiuomo non essendo più utilizzabile in Italia è stata data in concessione a chi le produce in estremo oriente. Nei prossimi giorni proveremo a verificare se chi ha ceduto la licenza ha continuato a guadagnare lo stesso dalla produzione di mine, fatto che sarebbe molto “italiano” nel senso peggiore del termine: vieto la produzione a casa mia, ma i mercanti di morte possono comunque guadagnare bene grazie allo spostamento della produzione in Paesi dove i diritti dei lavoratori sono miraggi. Ma in ogni caso il comunicato di Crosetto inciampa sulle mine, perché non dice che non esistono mine antiuomo italiane nel mondo, ma solo che non le produciamo più in Italia. E non vale dire che non essendo prodotte qui non sono italiane, altrimenti varrebbe anche il discorso che un uovo deposto in una stalla è automaticamente un puledro o un vitello. Errori che possono capitare, specialmente nella foga comunicativa della guerra in cui l’Italia si è schierata senza tentennamenti dalla parte ucraina. (Prima che a qualcuno venga il dubbio: all’Osservatore non siamo né filo russi, né filo ucraini: siamo filo italiani).