“Chiedo a tutti , anche a coloro che non avevano intenzione di essere presenti , di unirsi a noi in piazzale Cadorna a Milano alle ore 15 sabato per sostenere in presidio l’abrogazione referendaria della legge 194 e, in ogni caso, per invocare il rispetto delle regole fondamentali della democrazia, gravemente violate con il divieto perentorio ed immotivato del nostro corteo, giunto all’11esima edizione con zero arresti, feriti, contusi o colluttazioni, mentre i centri sociali sfasciano autorizzati le nostre città”. Così Pietro Guerini, presidente nazionale del Comitato no194 dopo il divieto delle questura di tenere un corteo, autorizzando solo un presidio.
“Il motivo della conversione del corteo in presidio è lo stesso di 6 mesi fa: la partecipazione alle precedenti 10 edizioni da parte di Forza Nuova“, sottolinea lo stesso movimento di estrema destra in un post. “Prendiamo atto dunque che a Milano si arriva a proibire una processione solo per il fatto che FN partecipa. Ma adesso e come sempre, nel nome di un bene superiore, accettiamo di subire l’ennesima ingiustizia: in accordo con gli organizzatori, questo sabato non ci saremo e sfideremo così il Questore a mantenere la parola data e a ripristinare il corteo. La Questura tuteli un momento di preghiera pubblico e ripristini un corteo che ha l’unico obiettivo di far cessare l’assassinio seriale di bambini innocenti introdotto dalla 194, battaglia fondante di Forza Nuova sin dal 1997“.