I carabinieri della Compagnia di Corsico (Milano) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque italiani e un albanese, tutti pregiudicati tra i 29 ed i 58 anni residenti nel Milanese, accusati di aver rubato 16 furgoni e un’auto per un valore complessivo di circa un milione di euro. Furti commessi quasi tutti tra i quartieri periferici di Quinto Romano e Baggio a Milano, e in provincia di Monza.
Lo ha riferito l’Arma in una nota, spiegando che il provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura, scaturisce dalle indagini avviate nel settembre 2020 dai militari delle Stazioni di Settimo Milanese e Cornaredo (Milano) a seguito dell’individuazione degli autori del furto di un furgone a Cornaredo (Milano). Si è così scoperto che il gruppo criminale nella maggior parte dei casi riusciva, in pochi minuti, a sostituire la centralina motore originale con una decodificata dai veicoli regolarmente parcheggiati, e in altre occasioni rubava i veicoli nelle aziende, approfittando del fatto che gli autisti, durante le consegne, lasciavano le chiavi inserite nel quadro.
Nel marzo 2021, i carabinieri avevano ritrovato in un capannone di Rosate (Milano), quattro furgoni (tutti prototipi non ancora immatricolati) che erano stati rubati pochi giorni prima in un’azienda di Assago (Milano). Tre indagati erano poi stati denunciati per riciclaggio dopo essere stati sorpresi in un capannone in zona Quinto Romano, che si è accertato fosse il centro di smontaggio dei veicoli rubati dalla banda e “dove sarebbero entrati e mai usciti, oltre 35 veicoli tutti provento di furto”. Tre degli odierni arrestati sono stati reclusi a San Vittore mentre gli altri sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.