Ponte Lambro dissente da Sala: è sempre più allarme sicurezza

Ponte Lambro dissente da Sala: è sempre più allarme sicurezza“Milano sicura o insicura? Servono più agenti per strada. Certo, i dati sulla criminalità sono in riduzione ma il problema vero è la percezione della non sicurezza, noi questo lo combatteremo”. Il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo visita in mattinata il gazebo di FdI in piazza San Carlo “Sala ha promesso 500 vigili urbani in più? Ce ne vorranno anche di più ed è un po’ tardi parlare di assunzioni sotto elezioni”.

La replica del Sindaco è che in effetti assumerà 500 vigili. Ma, ehi, non c’è nessuna emergenza. E che comunque le battaglie sono quelle della Lega. Sarà. Ma delle due l’una: o sono battaglie futili e allora ci deve spiegare i 500 vigili, o sono vere, e allora sta mentendo. In ogni caso, la realtà è testarda e continua a dettare l’agenda.

“Oggi, sono stato chiamato da alcuni residenti del quartiere Ponte Lambro dopo l’ennesimo episodio di criminalità: nel pomeriggio alcuni balordi strafatti di sostanze stupefacenti, senza alcun motivo apparente, hanno acceso dei piccoli fornellini provocandone lo scoppio, con conseguente incendio e volute di fumo che hanno invaso le abitazioni limitrofe.” Dichiara Gabriele Pandolfino, militante di FDI e aspirante candidato in Municipio 4.

“I residenti sono esasperati per tutto ciò che accade nel loro quartiere nella totale assenza dell’amministrazione Sala. Per ora siamo a costretti a rimanere a guardare, ma se ci sarà dato di amministrare Milano le cose cambieranno drasticamente. In meglio per le persone per bene e molto peggio per i delinquenti che rendono loro impossibile la vita.”

E tutto questo con buona pace dei calzini arcobaleno del Sindaco di Instagram. Che poi, peraltro, non c’è nulla che guardi più al futuro della sicurezza. E non c’è nulla che guardi più al passato della conservazione. Quella ambientale, quella ideologica, quella stantia delle limitazioni ai diritti di manifestare di chi ha idee diverse dalle proprie. Insomma, oggi come ieri, non ci sono conservatori più retrivi dei borghesi progressisti.