“Auspico che via Corelli possa diventare un luogo di accoglienza e non di segregazione“. Sul Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Milano, la cui apertura era prevista a ottobre in via Corelli su spinta dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, interviene oggi l’assessore comunale alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti. Alla domanda su quale sarà, a suo avviso, il destino dell’ex centro di accoglienza con il nuovo Governo, Rabaiotti risponde: “Le aree non sono nostre ma del demanio statale, tuttavia può diventare terra di riscatto segnata da una storia di una vicenda non particolarmente bella e che potremmo invece riuscire a rilanciare come luogo di accoglienza e ospitalità.
A replicare a Rabaiotti Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza, di Regione Lombardia: “Mentre il premier giallorosso, Giuseppe Conte, parla della necessità di fare di più in tema di rimpatri, l’assessore Rabaiotti definisce i centri per i rimpatri ‘luoghi di segregazione’, usando la stessa terminologia e facendo le stesse richieste dei centri sociali“.
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