Due rom del campo nomadi di Muggiano, sono stati arrestati dai carabinieri dopo aver speronato l’auto dei militari nel corso di un inseguimento avvenuto a Trezzano sul Naviglio.
Ai militari diretti dal maresciallo Michele Cuccuru, era arrivata una segnalazione di un’auto sospetta, modello Skoda, che si aggirava in una zona residenziale del comune, nel hinterland meridionale di Milano. La Skoda è stata rintracciata in via Verdi dove i carabinieri hanno visto scendere dalla macchina due uomini che sono entrati e usciti in pochi minuti da uno stabile. Avevano forzato la persiana di una finestra pensando che non ci fosse nessuno in casa e invece si trovati davanti i proprietari. Una volta usciti, stavano per essere bloccati, ma i malviventi si sono accorti della presenza dei militari e si sono dati alla fuga. Ne è seguito un inseguimento ad alta velocità che si concluso quando la Skoda è andata a sbattere contro un pattuglia dell’Arma che si era messa di traverso in una via del centro. Il minorenne è stato subito bloccato mentre gli altri due occupanti della Skoda sono scappati a piedi. Il 38enne si è diretto verso il campo nomadi di Muggiano, ma è stato fermato all’interno del parco del Centenario. I due ladri sono stati arrestati furto aggravato in abitazione, uso distintivi in uso alle forze di polizia e resistenza a pubblico ufficiale. A seguito della direttissima il 38enne è stato portato a San Vittore. Nella Skoda, infatti, sono stati trovati e sequestrati due zaini contenenti vari attrezzi da scasso, una sirena, una paletta segnaletica, ricetrasmittente in grado di captare le frequenze delle forze dell’ordine e un congegno in grado di disturbare le frequenze. I carabinieri stanno indagando se la banda sia responsabile di altri colpi in Lombardia.
Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto, ha così commentato a caldo la notizia: “avendo visitato diversi campi rom della città e avendo toccato con mano l’illegalità e la criminalità che li accomunano, francamente fatico a stupirmi“. Proseguendo con il domandarsi: “per quale ragione il campo di Muggiano debba continuare a rimanere in piedi“. “Dopo gli arresti e i blitz nel campo di via Bonfadini i campi rom continuano a far parlare di sé non per l’integrazione tanto sbandierata dalla sinistra, ma solo per reati ed episodi di delinquenza” ha concluso la Sardone.