Si è volta ieri, nel giorno dell’ottavo anniversarioo della morte, la commemorazione del vigile Nicolò Savarino, investito e ucciso da un suv guidato da Remi Nikolic (condannato a 9 anni e 8 mesi e affidato poi in prova ai servizi sociali), mentre era in servizio in via Varè il 12 gennaio del 2012.
Alla cerimonia svolta in via Livigno, nel parco che porta il suo nome, oltre a famigliari e amici, erano presenti la vicesindaco Anna Scavuzzo, il comandante della Polizia Locale di Milano Marco Ciacci, l’assessore all’Edilizia Scolastica Paolo Limonta, l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato Sicurezza e Carmela Rozza oltre a molti rappresentanti delle forze dell’ordine. “La morte di Nicolò ha rappresentato una ferita profonda“, non solo per la famiglia ma per l’intero corpo di polizia locale, ha detto la vicesindaco.
Oggi si aprirà il processo per concorso in omicidio che vede imputato Milos Stizanin, che quel giorno era in auto con Nikolic. Il Comune Comune di Milano si è costituito parte civile. “L’esito giudiziario ci ha lasciato molta amarezza e grande senso di ingiustizia – ha aggiunto la vicesindaco – quella di domani sarà un’ ulteriore pagina in questo percorso di recupero di una giustizia di cui sentiamo il bisogno, ci sono responsabilità ed è giusto che ciascuno si prenda la proprie“.
Il fratello di Savarino, Carmelo, ha invece dichiarato di avere “fiducia nella giustizia” anche se “fino ad ora non abbiamo avuto giustizia vera e propria”.