Le indagini successive alla vicenda della madre che a Milano vessava con botte e insulti la figlia 12enne e costringeva a prostituirsi la sorella più grande, vicenda emersa nei giorni scorsi, hanno permesso ai Carabinieri guidati dal capitano Silvio Ponzio, comandante della Compagnia di Porta Monforte, di arrestare due tunisini, uomo e donna entrambi di 33 anni, che rifornivano il mercato degli stupefacenti di Porta Venezia, sequestrando nel corso dell’operazione anche 8,7 kg di eroina di alta qualità.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, la ragazza dedita alla prostituzione aveva tra i suoi conoscenti anche uno spacciatore marocchino. Proprio questo soggetto ha portato, risalendo la filiera, all’identificazione di una coppia, residente in un alloggio in affitto nel Comune di Osio Sotto, provincia di Bergamo, che fungeva da canale di approvvigionamento per gli spacciatori di strada attivi soprattutto nella zona di Porta Venezia. La coppia teneva, all’interno di box magazzino a Pozzo d’Adda, cui l’uomo faceva periodicamente visita fermandosi non più di una decina di minuti, una Twingo con targa tedesca e un doppiofondo (ricavato tra la scossa del motore e l’abitacolo in posizione del passeggero), accessibile solo attraverso una piccola botola nascosta sotto i tappetini della moquette. All’interno 8,7 kg di eroina che le analisi hanno confermato essere di elevata qualità. Lavori di modifica e adattamento dell’automobile che, secondo i Carabinieri, sono stati realizzati da veri professionisti proprio per proteggere il carico di valore.
“Questo è un genere di sostanza che ci capita poche volte di incontrare. Il colore bianco e la granulosità sono caratteristiche che ne indicano l’alto grado di purezza. Sul mercato di strada eroina di questa qualità potrebbe essere venduta anche per 50 euro al grammo“, ha spiegato in conferenza il capitano Silvio Ponzio. A stupire i Carabinieri è stato però anche la zona di spaccio cui questa sostanza era destinata: i due tunisini, entrambi incensurati, rifornivano gli spacciatori attivi in zona Porta Venezia e che, in particolare, spesso avvicinano i propri clienti nei bar esotici dove si fuma il narghilè. La coppia è stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio, ma per l’uomo si sta procedendo a ulteriori accertamenti dal momento che i suoi frequenti voli low cost verso il nord Europa potrebbero portare i Carabinieri a individuare i corrieri che si occupavano di far arrivare in Italia l’eroina.