Tra i 37 destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita nella mattina di lunedì dai carabinieri della Compagnia Duomo di Milano c’è una coppia formata da un 53enne e una 36enne milanesi, che coinvolgevano il figlio 11enne della donna nelle consegne di stupefacente e nella preparazione delle dosi di cocaina che poi venivano spacciate anche nella loro abitazione nel capoluogo lombardo.
Dalle carte dell’indagine, coordinata dal pm Gianluca Prisco della Dda della procura meneghina, su un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, emerge che i due erano i custodi della cocaina e dell’hashish, che preparavano e spacciavano al dettaglio nel loro appartamento di via Jacopino da Tradate, in zona Mac Mahon e nella vicina piazza Pompeo Castelli, mentre delle consegne tra i 50 e i 500 grammi per volta si occupava il solo 53enne, ritenuto dagli inquirenti “persona di fiducia” del presunto capo, un 45enne pregiudicato calabrese vicino alla ‘ndrina di Petilia Policastro (Crotone). E proprio dai servizi di osservazione e pedinamento e dalle intercettazioni, emerge come i due coinvolgessero spesso nei loro traffici anche il bimbo, che alcune volte viaggiava (anche di notte) con il convivente della mamma per portare lo stupefacente a qualche acquirente malavitoso, e che confezionava le dosi e riceveva in casa i clienti insieme con la madre e la “zia”.
Con l’arresto in flagranza del padre nel maggio 2019 (la madre è stata arrestata intorno alle 4 di questa mattina), il ragazzino, che spesso non andava a scuola, inizia ad essere seguito dai servizi sociali e ora che ha 14 anni vive in una comunità protetta.
Nel corso delle indagini, i carabinieri della Compagnia Duomo avevano sequestrato nella cantina dell’appartamento della coppia sei pistole e una carabina che erano risultate rubate.