Transizione ecologica o green marketing?

inboundMa la vera attenzione all’ecologia non è altra cosa?

Noi milanesi ci aspettiamo un cambio di passo immediato per affrontare questi cambiamenti che sono dietro alle nostre porte di casa.

Parliamo della transizione ecologica.
Le parole da chiunque vengano pronunciate in quest’ultimo periodo si arenano e rimangono lì bloccate quasi senza via d’uscita.
Insomma, bello riempire comunicati con la parola più in voga del momento: transazione ecologica.
Ma siamo sicuri che tutti sappiano a cosa si riferisce?
È il processo di cambiamento su: lavoro, istruzione ed impresa in piena sostenibilità ambientale.
Lo sviluppo ecosostenibile è il focus dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, declinato in 17 Sustainable Development Goals – SDGs.
E noi a Milano cosa abbiamo intenzione di fare? Anzi, cosa stiamo combinando soprattutto in fattore ambientale?
Forse non tutti lo sanno, ma negli ultimi 5 anni abbiamo subito dei danni ambientali che non sono proprio piccoli.
In queste ore forse si sta permettendo l’abbattimento di 60 alberi al parco La Goccia sempre per far posto ad altro cemento.

Ma perché?

Si sta facendo antropizzare il parco agricolo del Ticinello.

Ma perché?
Si sta facendo costruire una pista d’asfalto che devasterà il parchetto Cividale.

Anche qui, ma perché buttare asfalto su un percorso ciclabile già battuto in mezzo alla natura?
Perché consumare ancora suolo quando se ne può fare a meno?
Perché danneggiare irrimediabilmente la terra senza nessun motivo?
Davvero, ce lo stiamo chiedendo un po’ tutti.

Perché mettere a posto è una cosa, danneggiare è un’altra e da noi a Milano, il danno purtroppo è sempre dietro l’angolo.
Eppure, sarebbe così semplice lasciare andare la natura per il suo corso, senza far intromettere di continuo cantieri e progetti che vengono reputati dalla gran parte di noi cittadini: inutili.
Ma poi, che progetti? Sono davvero sostenibili?

Proprio no e le motivazioni sono sotto gli occhi di tutti.

Abbiamo a Milano ormai anche chi si è assunto gli oneri ma anche i doveri sulle deleghe europee per l’ambiente.

Purtroppo nulla è stato fatto. Neppure dopo il patto stilato 2 anni fa, sulle misure urgenti da attuare sui cambiamenti climatici, di cui abbiamo ormai prova giornalmente nel mondo.
Ma come?

Vi ricorderete bene la manifestazione tenutasi in tutto il pianeta – there’s no planet b.

Il nostro Sindaco Giuseppe Sala, aveva accolto i ragazzi dei FFF di Milano, in una riunione straordinaria, dove s’impegnava a non consumare più suolo ed a trovare soluzioni urgenti per Milano.
È stato rispettato? Direi più snobbato.
Ah ma vero, dimenticavo: ora abbiamo un Green man alle porte delle prossime amministrative che metterà mano ai veri bisogni verdi della nostra città.

Più che un Green man, lasciatemelo dire, a noi sembra più un green marketing per portarsi a casa i voti.
Siamo un po’ stanchi delle belle parole e stavolta, noi cittadini, saremo più furbi e più informati.