13 Giugno 2019

Apre il Bovisa Drive-in

Da venerdì prossimo, fino a metà novembre, si accendono le luci di Bovisa Drive-in, oltre diecimila metri quadrati nell’area Ex Triennale Bovisa di via Lambruschini 33, che animeranno il quartiere milanese nel segno della cultura e dell’intrattenimento per tutti. “Un progetto che coniugando innovazione e auto-imprenditoria dimostra come le periferie della città, grazie anche al supporto dell’Amministrazione con il suo incubatore d’impresa FribriQ, possono rappresentare una concreta opportunita’ per sperimentare nuovi modelli di business capaci di unire alla visione commerciale e di mercato anche una forte valenza aggregativa e di rigenerazione urbana e sociale“, ha spiegato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani. Il progetto Bovisa Drive-In nasce grazie a FabriQ, il primo incubatore dedicato all’innovazione sociale del Comune. Il Bovisa Drive-In si ispira ad atmosfere del secolo scorso ma si avvale delle più moderne tecnologie per l’intrattenimento: qualità video e audio saranno garantite dall’utilizzo impianti di ultima generazione. Lo schermo di proiezione è costituito da un sistema di LedWall, in grado mostrare immagini ad altra risoluzione in qualsiasi condizione di luce mentre la qualità audio è garantita dall’utilizzo di cuffie e speaker. Le cuffie con la loro forma ergonomica over-ear consentiranno di escludere i rumori esterni per godersi al meglio l’audio del film e gli speaker ricreeranno l’effetto cinema anche in macchina. Ogni spettatore, grazie ad un dispositivo ideato dagli organizzatori, avrà un audio dedicato e potrà scegliere se ascoltare il film in lingua originale, in italiano o altre lingue. Bovisa Drive-In è una delle start up che hanno vinto il bando “FabriQ – innovazione di quartiere” del Comune di Milano, che aveva lo scopo di sostenere nuove attivitè imprenditoriali favorendo un percorso di rigenerazione urbana dei quartieri periferici, rendendo le periferie una risorsa strategica per la città.  

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Dal 20 al 23 giugno festival del cinema

Nina Zilli sarà la Queen of Music del 33° Festival MIX Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture, la rassegna di cinema tematico più seguita in Italia, che dal 20 al 23 giugno toDal 20 al 23 giugno festival del cinema rna a Milano, tra il Piccolo Teatro Strehler e il Piccolo Teatro Studio Melato, celebrando all’insegna di “Love Riot” i 50 anni delle Rivolte di Stonewall.  Anche per questa edizione, il Festival MIX Milano conferisce riconoscimenti a personalità dello spettacolo, della cultura e della società civile che si sono particolarmente distinte nella loro attività professionale e personale nell’affrontare le tematiche LGBTQ+: la cantautrice piacentina sarà premiata come Queen of Music nella serata finale, domenica 23 giugno, nella Sala Grande del Piccolo Teatro Strehler. Ricco il programma degli eventi ‘off’ del Festival, fra musica, cultura, letteratura e arte, che ne sottolineano lo spiccato aspetto interdisciplinare: sempre nella serata inaugurale, il Festival ospiterà l’esclusiva performance live dei Seveso Casino Palace, band milanese che si è imposta all’attenzione del pubblico nell’ultima edizione di X-FACTOR per il loro rock diretto e ribelle. Già confermati due appuntamenti dedicati alla letteratura presso la Scatola Magica del Piccolo Teatro Strehler: venerdì 21 giugno, alle ore 17, Massimo Basili, curatore del progetto «Fumetti Fuori!», incontrerà lo scrittore, cantautore e sceneggiatore Gianfranco Manfredi in occasione dell’uscita del suo nuovo volume Stonewall (Sergio Bonelli Editore, disegni di Luca Casalanguida); al dialogo parteciperà anche Paolo Rumi, militante e testimone gay dall’età di 14 anni, nonché voce storica de «L’Altro Martedì» di Radio Popolare. A seguire, alle ore 18,Fabio Canino presenterà il suo Le parole che mancano al cuore (Sem), nuovo romanzo che affronta un amore complicato e clandestino tra due calciatori, nel bel mezzo dell’omofobia dello sport mentre Giacomo Cardaci parlerà del suo Zucchero e catrame (Fandango), storia di una formazione burrascosa alla periferia della vita tra fascinazione irresistibili e desideri inconfessabili. L’appuntamento fa parte del MIX BOOK KLUB, serie di presentazioni di libri di genere LGBTQ+ a cura di Paolo Armelli. Infine, quest’anno il festival porta la firma di uno degli stilisti più apprezzati dallo showbiz italiano, Stefano De Lellis, giovane stilista toscano di base a Milano riconosciuto anche a livello internazionale, e che per il Festival MIX Milano firma unaT-Shirt limited edition “More Love” – storico claim del festival che quest’anno sarà affiancato da “Love Riot” in vista delle celebrazioni dei 50 anni di Stonewall. La T-Shirt in edizione limitata è tra i premi del crowdfunding – www.produzionidalbasso.com/project/33deg-festival-mix-milano/ – e sarà disponibile in vendita durante i giorni del festival al Teatro Strehler. Organizzato da Associazione Culturale MIX Milano con il Patrocinio del Comune di Milanoe con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, il festival è diretto e prodotto da Andrea Ferrari, Debora Guma e Rafael Maniglia insieme a un team di giovani e intraprendenti figure professionali. La selezione dei film a tematica lesbica è realizzata in collaborazione con IMMAGINARIA, International Film Festival of Lesbians and other Rebellious Women. Il Festival MIX Milano è socio fondatore di Milano Film Network (MFN), la rete che unisce l’esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi. Informazioni e aggiornamenti su www.festivalmixmilano.com

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Appelli a Fastweb, Clemente: “Un passo indietro per favore”

Mentre il CEO di Fastweb in Italia Alberto Calcagno parla di 5 G e del piano di investimenti da 3 miliardi di euro su cui sta lavorando l’azienda, Fastweb non ha ancora compiuto un passo indietro. Ma un passo indietro è proprio quello che chiedono i dipendenti lasciati a casa e poi reintegrati dalla magistratura: Fastweb ha reagito all’imposizione delle toghe trasferendo tutti i reintegrati a Bari. Da Milano, dove in tanti erano arrivati proprio dal Sud per rifarsi una vita, a 900 chilometri di distanza. Se si è senza una famiglia è una scelta meno traumatica, ma quando si hanno figli, magari piccoli, è  già difficile cambiare quartiere. Fastweb però può decidere di tornare indietro, un piccolo passo per una società che spende miliardi per rimanere protagonista sul mercato. Oggi riportiamo l’appello di Clemente, una delle 72 persone il cui destino dipende dalla scelte di Calcagno. Uno dei tanti che stiamo riportando e che speriamo arrivino alle orecchie e al cuore dei dirigenti Fastweb come Calcagno.

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