“Ho svolto un sopralluogo all’interno dell’ex scuola di via Cabella, nel quartiere Baggio, e ho preso atto dell’ennesimo buco nero rifugio di sbandati a Milano“. A riferirlo è Silvia Sardone, Consigliere Comunale e Regionale del Gruppo Misto.
“Ho trovato diversi giacigli nei locali esterni al corpo della scuola con coperte, materassi, mobiletti, avanzi di cibo, alcolici – prosegue -. La cosa grave è che appena di fianco a quella che fu la scuola elementare Enrico Fermi c’è un asilo nido frequentato da decine di bambini. È inconcepibile che il Comune non si sia ancora attivato per lo sgombero degli occupanti e la messa in sicurezza definitiva dell’area, soprattutto considerato che a due passi c’è una struttura pienamente funzionante che vista l’età dei bimbi meriterebbe un ambiente più sereno attorno a sé“.
“I residenti della zona – fa sapere ancora la consigliera – mi hanno spiegato di vedere gli occupanti entrare nel cortile dell’ex scuola approfittando di un buco nella rete sopra la cancellata che si trova sul retro: ovviamente c’è molta preoccupazione nel quartiere, come normale che sia, ma nonostante ciò le occupazioni procedono imperterrite senza che da Palazzo Marino nessuno alzi un dito. Il sindaco Sala continua a parlare di Modello Milano, piani periferie e accoglienza di qualità – conclude Sardone – poi però alla prova dei fatti si dimostra come al solito inconsistente. Gli ricordo che via Cabella, e tutto il quartiere di Baggio, fanno parte di Milano, la città che dovrebbe amministrare senza differenze tra centro e periferie. Ma per lui i problemi di sicurezza sono finti al 90%”.