Dodici anarchici in manette, De Corato: “Finalmente”. “Finalmente qualche anarchico finisce in galera!” Commenta così l’ex vice Sindaco di Milano ed assessore regionale alla sicurezza, polizia locale ed immigrazione Riccardo De Corato le misure cautelari eseguite nei confronti di 12 anarchici tra Bologna, Firenze e Milano da parte dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Bologna in conclusione alle indagini coordinate dalla Procura di Bologna. “Gli anarchici negli ultimi mesi hanno continuato a fare, come sempre, il bello e il cattivo tempo anche nella nostra città con manifestazioni non autorizzate come quelle che si sono svolte davanti a San Vittore: la prima nel settembre 2019 contro l’estradizione dell’anarchico De Vecchi, durante la quale hanno devastato vetrine e macchine in sosta, e la più recente il 17 marzo u.s. per richiedere l’indulto per il Covid-19. Finalmente ora la procura di Bologna si è resa conto che quelle che stavano portando avanti con questo genere di manifestazioni erano proprio azioni degne del nome di ‘terrorismo contro lo Stato’. Nello specifico le azioni incriminate sono quelle contro i centri di permanenza per il rimpatrio. E’ del tutto evidente come questi gruppi anarchici cerchino e fomentino lo scontro sociale: basta andare a vedere i loro siti per capirlo! Ricordo l’accoglienza che mi è stata riservata pochi mesi fa, a febbraio, quando ho visitato il Centro di via Corelli: manifesti contro la sua riapertura tappezzavano i muri dell’intera zona. Addirittura nel mese di luglio 2019, sempre gli anarchici e i no-global, hanno tentato di incendiare l’edificio con delle torce da segnalazione. Adesso che la struttura è ultimata almeno dal Novembre del 2029 , ci dica il Ministro Lamorgese: quando ha intenzione di aprire il Cpr di via Corelli? Spiace constatare che quanto successo oggi sia anche il risultato dell’ambiguità della politica della Sinistra radicale contraria a espulsioni i rimpatri e ai CPR, su questo dovrebbe farsi luce . Basta vedere a Milano le dichiarazioni di alcuni di loro sulla stampa, quando veniva realizzato il CPR di Via Corelli e veniva disattivato il Centro di Accoglienza del Comune. Costoro sono quelli che identificavano nei centri per il rimpatrio luoghi di carcerazione e per questo, ne hanno chiesto una riconversione in luoghi per l’accoglienza, o la nuova sanatoria dei clandestini richiesta a gran voce, o l’indulto nelle carceri”.