Processo Ubi: le riforme di Moltrasio erano imposte dalla Bce. In questi giorni hanno parlato le difese del processo Ubi, dove gli ex vertici della banca devono rispondere di accuse pesanti. I magistrati hanno chiesto 82 anni in totale, dai quasi sei per Bazoli, a scendere. Ma tra i primi gradini c’è proprio Moltrasio, manager i cui difensori hanno chiesto la piena assoluzione perché secondo la sua difesa sarebbe un manager che si è dedicato alle riforme. Invece secondo alcuni documenti come quello che alleghiamo in realtà Moltrasio e gli altri ex vertici si sarebbero semplicemente adeguati agli ordini della Banca centrale europea. Nel documento depositato alla Consob, nel 2017 c’è stata una ispezione dell’ente centrale “In tale ambito, è stata richiesta alla Banca la predisposizione di un action plan finalizzato ad indirizzare le raccomandazioni formulate, che dovrà essere inviato all’Autorità di Vigilanza entro il 18 agosto p.v.. Le risultanze e le raccomandazioni rilevate da BCE sono riconducibili a:
– assenza di processi e procedure di controllo interno finalizzati a valutare l’aderenza delle operazioni in ambito capitale ai requisiti regolamentari;
– possibilità prevista dalle attuali policy del credito adottate dal Gruppo di accettare strumenti di capitale e obbligazioni subordinate emesse da UBI come garanzia di finanziamenti erogati;
– presenza di uno specifico articolo nello Statuto, che dia al Gruppo l’opportunità di escutere azioni e obbligazioni poste a garanzia, in caso di inadempimento del debitore; tale fattispecie non è stata considerata aderente alle previsioni del Codice Civile italiano”. E questa è solo una parte del documento, da cui parrebbe chiaro che per il processo Ubi: le riforme di Moltrasio erano imposte dalla Bce.