Il Municipio 9 ha bisogno di un presidente. Ormai se ne sono accorti tutti: Forza Italia a cui appartiene l’ex ferroviere oggi in carica ha inanellato un disastro dopo l’altro a partire dal suo stesso partito: Forza Italia nel Municipio 9 è deflagrata perdendo diversi pezzi transitati in Italia Viva. E non è detto che i consiglieri rimasti restino nel partito di Berlusconi. E non è stata una passeggiata: mesi di braccio di ferro che alla fine hanno portato alla divisione definitiva dei due gruppi contrapposti. Nel frattempo l’opposizione continua a evidenziare limiti oggettivi della capacità amministrativa dell’attuale presidente, l’ultimo poco tempo fa è stato Stefano Indovino (PD) che ha diffuso questo messaggio: “In #Municipio9 da 450 giorni (avete letto bene: quattrocentocinquanta giorni, dal 18 aprile 2019) non si convoca la Commissione educazione, tutt’ora ancora senza Presidente. Gli studenti, le famiglie, i dirigenti scolastici, il personale, sono stati abbandonati dalla compagnia di giro che governa il Municipio, in particolare in questa fase così tanto delicata, nonostante le nostre continue richieste e proposte. Una vergogna senza fine. Abbiamo un Assessore al quale non stiamo dando indirizzo e sul quale non svolgiamo alcun ruolo di controllo come previsto dai regolamenti, che si sta muovendo senza un indirizzo politico in totale autonomia. Più ci aiutate a far girare queste notizie più le persone conosceranno la verità”. Ma non sono l’unico problema: negli scorsi giorni un altro sgarbo istituzionale del ferroviere ha suscitato l’ennesimo mal di pancia nella maggioranza che lo sostiene, il fatto che in un’intervista al quotidiano ilGiorno si sia attribuito il merito di un progetto in cui lui non aveva fatto nulla non è piaciuto agli alleati. Perché sgambettare chi ha cercato di coprire i buchi della gestione amministrativa? In questi anni i pochi che hanno cercato di amministrare veramente il Municipio si sono scontrati più con la singolare gestione dell’attuale presidente che con l’opposizione. L’ultima intervista è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso o saltare il coperchio di un uomo che non sembra in grado di gestire un grande ente pubblico. ll Municipio 9 ha bisogno di un presidente. Prima che sia troppo tardi.
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