In Baiamonti cittadini pronti a rompere le catene. Le ultime notizie sulla seconda costruzione che sorgerà in piazza Baiamonti i cittadini di Baiamonti Verde Comune hanno annunciato per il prossimo sabato una protesta: sono infatti decisi a rompere le catene che chiudono l’area verde che sarà sostituita da un altro edificio ultramoderno. La notizia che alcuni consiglieri abbiano raccolto le loro proteste e abbiano ottenuto l’impegno di utilizzare i fondi a scomputo oneri per la realizzazione di un altro parco non basta. Con un comunicato durissimo il comitato di cittadini ha annunciato che non ci sarà alcuno stop alle proteste, anzi è confermata l’intenzione di rompere la catena che impedisce l’entrata nel parco che c’è già. Ecco le parole del comitato:
ALL’IPOCRISIA NON C’E’ MAI FINE
leggiamo da un trafiletto sul corriere di oggi che, a seguito delle proteste “ambientaliste”, alcuni consiglieri avrebbero presentato una mozione per cui gli oneri a scomputo della “dépendance” della piramide di viale crispi sarebbero vincolati per la realizzazione di un parco di mille metri quadrati. ma ci state prendendo in giro??? ancora una volta??? noi non ci caschiamo più in questi proclami vuoti, decontestualizzati, di cui nessun contorno e tempistica è chiara. e poi non chiamateci “ambientalisti”, a noi non interessa un parchetto per far scorrazzare i cani, come ci è stato rinfacciato. a noi, come scritto e detto in tutti i modi, interessa una città ecologica, più verde, meno inquinata e più democratica. lo vorremmo dire anche all’assessore maran, ma evidentemente per lui parlare e confrontarsi con i cittadini è una perdita di tempo.
intanto noi ci vediamo tutti SABATO 19, ALLE ORE 16, PER SCIOGLIERE LE CATENE dei liberi giardini di baiamonti.
Come reagirà Palazzo Marino? Perché dietro al progetto di riqualificazione di cui ha scritto anche Gianni Barbacetto sul Fattoquotidiano ci sono famiglie importanti come i Feltrinelli, da sempre grandi elettori della sinistra e tra i pochi intoccabili d’Italia. Avrà il Comune il coraggio di fermare i loro progetti? Ci sono tanti soldi in ballo, ma è proprio l’Amministrazione ad aver spesso messo gli interessi green di fronte alle necessità della vita quotidiana dei milanesi. Ci riuscirà anche questa volta?