Gabriele Abbiati (Lega): “Beato Carlo Acutis – Ambrogino d’oro alla memoria e una via che porti il suo nome”. Un Ambrogino d’oro alla memoria per Carlo Acutis, il giovane che ha lottato coraggiosamente contro la sua malattia fino alla fine, di recente fatto Beato. Questa la proposta del Consigliere comunale della Lega a Milano, Gabriele Abbiati, alla quale si aggiunge una mozione in Municipio 7 per intitolare una via del territorio al Beato. “La Chiesa Cattolica ha conferito il giusto riconoscimento a questo ragazzo, alla sua figura che resterà un simbolo di fede e speranza – commenta Abbiati – ma anche le Istituzioni cittadine devono fare la loro parte. Ritengo sia doveroso per il Comune di Milano assegnare la sua massima onorificenza alla memoria di questo ragazzo che si è contraddistinto, nella sua semplicità e nei suoi pochi anni di vita, per l’insegnamento che ha donato a noi tutti ed in particolar modo ai più giovani”. Alle parole del Consigliere Abbiati fanno eco quelle degli esponenti della Lega in Municipio 7 dove il gruppo ha proposto l’intitolazione di una via tramite una mozione. L’assessore Tiziana Vecchio sottolinea che “l’intitolazione di una via o di una piazza rappresenterebbe, da parte di Milano, un significativo omaggio al Beato Carlo Acutis, punto di riferimento per tutti i giovani di oggi, che incarna la santità nell’ordinario. Voglio infatti citare le parole di Federico de Nicolo, 16 anni, studente del suo stesso Liceo Leone XIII: ‘Ora lo immagino mentre con le sue sneakers, la sua felpa e i suoi jeans passeggia sorridendo in paradiso, ma mi piace ricordare che quelle stesse sneakers hanno camminato sulla terra, lasciando un segno nella quotidianità delle sue giornate’. Questo il significato nel chiedere un segno nella quotidianità”. E Walter Moccia, Consigliere del Municipio 7, che chiosa: “Mai come in questo periodo storico abbiamo bisogno di una testimonianza come la breve vita di Carlo Acutis, una testimonianza fatta di fede, nella quale molti cercano conforto. In una Milano nella quale ancora oggi non c’è posto per gli ultimi e per i quali lui si è tanto adoperato”.