Giannelli (ANP): “Didattica a distanza equivale a negare diritto allo studio”. Il commento del responsabile dell’associazione dei presidi italiani arriva dopo le ultime polemiche sui mezzi pubblici che hanno scosso anche la comunità milanese. Il Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli, in relazione alle voci circolate ieri afferma: “Non è pensabile sostituire la didattica in presenza con la didattica digitale integrata a causa dei problemi del trasporto pubblico. Questo equivarrebbe a negare il diritto allo studio e alla socialità soprattutto a quei ragazzi con disabilità o con altre difficoltà o anche semplicemente il diritto alle attività laboratoriali ove previste dal ciclo di studi”. Prosegue Giannelli: “La didattica digitale integrata è e rimane un valido strumento, dimostratosi indispensabile nei mesi del lockdown, da utilizzare però in modo ragionato e circoscritto. Non possiamo pensare che diventi la soluzione per problemi per i quali si sarebbe potuto e dovuto cercare una soluzione nei mesi scorsi”. Conclude il Presidente dell’ANP “Non si possono scaricare sul mondo della scuola problemi che vanno affrontati e risolti in altri contesti”. Quello toccato dal presidente dell’associazione non è un problema da poco, perché se c’è un posto in cui le distanze pare che vengano rispettate poco sono proprio i mezzi pubblici.
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