Per la Questura di Milano Fabrizio Corona è pericoloso

Per la Divisione anticrimine della Questura di Milano, Fabrizio Corona è ancora socialmente pericoloso. Il parere, nel quale si richiede la riattivazione della sorveglianza speciale per l’ex agente fotografico per un anno e 6 mesi con l’aggravamento dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due volte a settimana, è stato depositato alla Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale, che dovrà decidere se applicarla o meno. L’udienza che deciderà sulla misura, fissata inizialmente per domani martedì 14 novembre, è stata rinviata per un legittimo impedimento dell’avvocato Ivano Chiesa.

La Questura nel suo parere chiede che la sorveglianza speciale per un anno e 6 mesi – che era stata applicata nel maggio 2012 all’ex re dei paparazzi e per diversi mesi fino a quando nel gennaio 2013 fu arrestato per l’esecuzione delle pene definitive – riparta, in sostanza, da zero, senza considerare quei mesi nei quali venne già applicata.

E in più chiede, oltre alle prescrizioni previste nella misura di prevenzione, l’obbligo di firma davanti alla polizia giudiziaria due volte a settimana. Nel parere, stando a quanto chiarito, vengono riportate tutta una serie di segnalazioni, violazioni anche nel periodo passato di affidamento in prova, denunce e processi, alcuni ancora in corso.

Per la difesa, però, non si tiene conto che Corona ha finito di scontare le condanne definitive a fine settembre con valutazioni e relazioni positive da parte dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna e del Tribunale di Sorveglianza. Per la difesa, i fatti indicati si riferiscono al passato e non c’è alcun elemento che dimostri l’attuale pericolosità sociale di Corona.

L’udienza in programma per domani, davanti alla Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale di Milano, per decidere sulla sorveglianza speciale di Corona è stata rinviata perché il suo legale storico, Ivano Chiesa, ha presentato, un’istanza di legittimo impedimento perché impegnato in un altro processo e, dunque, domani i giudici indicheranno un’altra data per la discussione.