“E’ legittimo che le squadre possano cercare di fare un altro stadio perché si patrimonializzano ed è non solo legittimo, ma doveroso che io lo difenda, anche perché se vanno via io cosa faccio?” si è chiesto il Sindaco Sala nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, arrivando alla conclusione: “Dovrò trovare una soluzione e metterlo in vendita”. “Questo” ha aggiunto il Sindaco “sapendo che le squadre hanno garantito di stare a San Siro fino al 30 giugno del 2030, che è apparentemente un lunghissimo percorso, ma conoscendo le complessità amministrative lo è fino un certo punto”.
“L’ho già detto e lo ripeto” è intervenuto sul tema Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale “Abbiamo dato il nostro contributo presentando uno studio che permetterebbe di riqualificare lo stadio di San Siro senza che le squadre debbano trovare un impianto alternativo dove poter traslocare durante i cantieri”. “Io l‘architetto Fenyves e tutti i professionisti che hanno elaborato solide proposte per la riqualificazione dell’impianto siamo disponibili a discuterne con Milan e Inter. Il sindaco lo sa e gliel’ho ribadito ieri” ha aggiunto De Chirico, per poi accusare “Siamo in questa situazione dopo quattro anni di tira e molla a causa di una maggioranza in linea teorica guidata dal PD, ma in realtà ostaggio di ecotalebani”.
“Fosse stato per me il Meazza poteva essere fatto implodere come avviene in USA” ma non si può per via del vincolo, ha continuato il forzista , concludendo “È giusto che il sindaco Sala pensi a un piano B. Anche se è difficile immaginare un centro commerciale dentro l’involucro delle rampe elicoidali di San Siro”.