Polemica sull’audio choc di Mattinzoli su Conte. Nei giorni scorsi è infatti girato un’audio in cui l’assessore allo sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli attaccava pesantemente il premier Giuseppe Conte. Ecco un estratto dell’audio che ha causato l’attacco dei Cinque Stelle:
“Quel pezzo di m… di Conte facesse a meno di criticare Regione Lombardia. Qualche errore potremmo averlo anche commesso, ma abbiamo lavorato, lavorato, lavorato (…). Qui c’è un’intera Regione che sta andando a p… e quel c… sta seduto dietro la scrivania e non viene a dire a noi ammalati ‘guardate che ci sono’ e ‘vi siamo vicini’. Vergogna“. “Non sono mai stato per la pena di morte — ha chiosato nel vocale audio Mattinzoli —, mai stato violento, sono contro ogni forma di violenza, ma mi auguro che Conte, finita questa emergenza, venga e ne prenda tante. Perché i bergamaschi e i bresciani hanno voglia di dargliele, cioè la gente grezza ne ha voglia, ma anche la gente più sensibile come me la fa diventare grezza”.
Parole durissime che hanno subito causato una reazione delle opposizioni in Consiglio regionale. La polemica sull’audio choc di Mattinzoli su Conte l’ha sollevata Raffaele Erba, consigliere regionale M5S lombardo: “Arrancano, sono in difficoltà e distorcono la comunicazione per spostare l’attenzione dalle loro responsabilità su altri. Ieri Mattinzoli incitava alla violenza fisica verso Conte, oggi Gallera se la prende con i milanesi, accusandoli di essere indisciplinati, correlando l’aumento di mortalità rispetto la disattesa delle misure di distanziamento sociale. Peccato che il dato da leggere dovrebbe essere, invece, l’aumento dei contagi che a Milano da giorni risulta stazionario. Basta con questa propaganda d’attacco, i cittadini sono stanchi di questi continui toni da stadio”. Lo stesso: “Dopo il vergognoso audio dell’assessore Alessandro Mattinzoli sulla stampa colmo di parole indegne e vergognose verso il Premier Conte, stiamo ancora aspettando che il governatore Fontana prenda le distanze dalle parole dell’assessore e si scusi pubblicamente ma ad ora c’è solo un imbarazzante silenzio”.