Sui vigili Scavuzzo non convince. Primo perché doveva essere il sindaco Sala a rispondere, non Scavuzzo. Perché è vero che la vicesindaco ha la delega alla Sicurezza, ma è il sindaco ad avere il potere di nomina del comandante della Polizia locale. Dunque è lui che dovrebbe avere il coraggio di rispondere in prima persona. Invece manda avanti una donna. Che minaccia denunce e annuncia assunzioni. Come ha puntualizzato bene Marco Bestetti di Forza Italia: “L’annuncio del Vice-Sindaco Scavuzzo – intervistata dal Corriere della Sera – di voler potenziare la territorialità della Polizia Locale rappresenta l’esatto contrario di quanto fatto fino ad oggi dal Comune di Milano, che ha mortificato per anni l’attività dei Comandi di Municipio e privato i quartieri degli agenti necessari ad operare in modo efficace e capillare”. Una risposta che chiarisce quanto siano in realtà in difficoltà il sindaco Sala e i suoi stretti collaboratori, perché la reazione rabbiosa del Comune ha compreso l’ordine ai dipendenti di non parlare con la stampa. Né di comunicare troppo. Perché se uno si dovesse sfogare su Facebook, potrebbe comunque rischiare il licenziamento. Una minaccia di denunce all’esterno e l’ordine del silenzio all’interno. Se lo avesse fatto un sindaco di centro destra i giornali di sinistra urlerebbero allo scandalo, alla dittatura. Invece è Sala, uno che si ritiene ancora intoccabile sebbene i Bazoli non siano più potenti come prima. Ma al di là di questo, Sala dovrebbe rispettare i milanesi prima di tutto: una risposta dovrebbe darla a loro per cercare di capire come mai nei 3mila vigili di Milano ci siano tutti i problemi emersi dalla cronaca. Per non parlare della Città metropolitana, di cui Sala sarebbe sindaco, e che ha visto l’arresto di un comandante della Polizia locale.