“Ma che città è questa? La fotografia che ritrae il Tunnel di Ferrante Aporti ieri sera è sconfortante. Ormai si susseguono, a Milano, immagini che, sempre più spesso, potrebbero essere il ritratto di un paese del terzo mondo e non di certo di una città che vuole essere europea”. Dichiara il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Riccardo De Corato, già vice Sindaco del capoluogo lombardo ed Assessore regionale in merito al dormitorio nel tunnel Ferrante Aporti a Milano.
“Si vedono decine di persone addormentate, una accanto all’altra sul marciapiede, con i sacchi a pelo. Questa è la Milano dell’accoglienza e dell’umanità professate dalla maggioranza di centrosinistra. Sono stanco di sentire la solita trita e ritrita frase che giustifica la presenza di tutti questi numerosi clochard per le vie della città affermando che preferiscono stare in strada piuttosto che in una struttura. Se preferiscono dormire all’addiaccio o è perché hanno paura delle insicure strutture comunali, nelle quali succede di tutto e che il Comune dovrebbe gestire meglio, oppure perché, spesso si tratta di persone clandestine che non possono o non vogliono essere identificate.
Tutta la zona della Stazione Centrale è diventata un dormitorio a cielo aperto: ogni sottopasso è stato trasformato in ricovero. Svolgono lo stesso ruolo persino le aiuole di piazza Duca D’Aosta. Dieci anni di governo della città da parte del centrosinistra hanno portato a questo risultato. Una volta a Milano c’erano i distretti della moda, del commercio. Ora ci sono solo quelli del degrado, nei quali, persino, si muore in solitudine come successo ad un clochard 25enne trovato privo di vita ieri in zona Garibaldi, probabilmente per un malore, e come successo, sempre nella stessa zona a gennaio scorso, ad altri due senzatetto. Il Comune cosa vuol fare per risolvere questo problema? Vuole continuare a dire “venite che vi accogliamo” o vuole rendersi finalmente conto di cosa, le politiche di accoglienza portate avanti negli ultimi anni, hanno creato? Una situazione, ormai, quasi ingestibile!”, conclude De Corato.