Terzi chiede spiegazioni sulla linea per Treviglio. Stava per verificarsi un incidente nel tratto tra Crema e Casaletto Vaprio: il treno regionale 10482 stava procedendo il suo viaggio quando un giunto dei binari ha ceduto. Solo la prontezza del macchinista ha evitato un disastro come quello avvenuto a Pioltello il 25 gennaio 2018 e in cui persero la vita tre donne. Ma non si può affidarsi solo alla prontezza di riflessi di un macchinista, anche se per episodi come questi ci vorrebbe il corrispettivo positivo di errore umano. Il rischio comunque è bastato all’assessore regionale di cui sono state chieste le dimissioni dai pendolari per chiedere chiarimenti a Rfi. Anche perché essendo assessore ai Trasporti è Terzi che dovrebbe dare spiegazioni ufficiali. E quindi Terzi chiede spiegazioni sulla linea per Treviglio, “Ci attendiamo che Rfi spieghi con chiarezza cosa è successo sulla linea ferroviaria Cremona-Treviglio. La sicurezza dei lombardi viene prima di ogni altra cosa. La gestione dell’infrastruttura ferroviaria è in capo a Rfi, dunque alle Ferrovie dello Stato, dunque al Governo. La Lombardia non può più aspettare. Molti disagi che subiscono quotidianamente i pendolari sono imputabili proprio alle condizioni della rete. Il Governo si decida ad investire per efficientare l’infrastruttura e tutelare i cittadini”, ha dichiarato l’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, in seguito all’episodio verificatosi domenica pomeriggio sulla Cremona-Treviglio.
Un fatto che ha svegliato anche le opposizioni in Regione: “Abbiamo scritto alla presidente della commissione Trasporti Claudia Carzeri perché già nella seduta di giovedì convochi Rfi e Ansf – spiega il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, primo firmatario della richiesta -. Nella stessa giornata in cui ascolteremo l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri e l’assessore Claudia Terzi. Ci chiediamo come sia possibile che quasi un anno dopo l’incidente di Pioltello la linea ferroviaria sia ancora insicura, con guasti simili a quelli che furono fatali a gennaio 2018. Questa volta il macchinista ha avuto la prontezza e la freddezza necessarie per evitare il peggio, e a lui va la nostra gratitudine, ma la sicurezza di chi viaggia deve essere una priorità assoluta”.
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