Il Tar blocca la fusione da mezzo miliardo tra A2A e AEB. Poteva essere il primo matrimonio a cui sarebbe seguito quello con la veneta AGSM, invece il Tar blocca la fusione da mezzo miliardo tra A2A e AEB. Esulta Marco Fumagalli (consigliere regionale del M5S Lombardia): “Con grande soddisfazione apprendo dell’accoglimento delle mie motivazioni in relazione al ricorso al TAR per l’operazione societaria tra AEB e A2A. Pur non essendo stata riconosciuta la mia legittimazione attiva in qualità di consigliere regionale, come era prevedibile, anche il collegio giudicante ha riscontrato dei dubbi relativi all’intera operazione. A uscirne sconfitta è la politica, che si sposa con i poteri finanziari, e si allontana dai territori scambiando i dividendi per gli interessi dei cittadini. Questa vittoria dimostra che la politica non si esaurisce con i dibattiti consiliari, ma spesso è costretta a continuare nelle aule giudiziarie per far valere le proprie opinioni
e la tutela degli interessi dei cittadini. Ancora una volta emerge la miopia e l’incapacità di una classe politica prostrata alla finanza e ad una logica di partito che contrasta con l’azione delle istituzioni democratiche. E’ anche una rivincita su una medesima azione svolta per un caso analogo per la Brianzacque per la quale la legittimazione dei consiglieri comunali non venne riconosciuta e uno stimolo a continuare qualora la ipotizzata funzione CEM-BEA dovesse andare avanti senza il rispetto della normativa vigente. Un plauso a questa coraggiosa sentenza della magistratura, ultimo baluardo nella difesa delle istituzioni, garante della legittimazione dei consiglieri comunali e della libera concorrenza tra imprese”, conclude il pentastellato Fumagalli
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