In Regione chiesta la sospensione dei limiti ai diesel. L’annuncio lo hanno dato i due consiglieri regionali leghisti Alessandro Corbetta e Riccardo Pase in un comunicato stampa in cui spiegano che in Regione è stata chiesta la sospensione dei limiti dei diesel: Un emendamento alla Risoluzione che sarà in discussione domani nel Consiglio Regionale della Lombardia è stato presentato dal Consigliere Regionale della Lega, Alessandro Corbetta e dal presidente della commissione ambiente Riccardo Pase. I consiglieri leghisti chiedono di “sospendere e rinviare a data da destinarsi le limitazioni per i diesel euro 4 previste a partire dall’1 ottobre 2020, al fine di non gravare ulteriormente sui cittadini, sui lavoratori nonché sul tessuto economico lombardo, già duramente colpiti dalla crisi sanitaria ed economica causata dall’emergenza Coronavirus”.
“E’ indispensabile – spiegano Corbetta e Pase – non far pagare ulteriori costi, sia sociali che economici, a decine di migliaia di piccoli artigiani, imprenditori, lavoratori che non devono essere obbligati a sostenere le spese per l’acquisto di nuovi mezzi per sostituire Diesel Euro 4 ancora perfettamente in ordine e con tutte le revisioni effettuate”.
“La Regione – continuano Corbetta e Pase – deve invece necessariamente attivarsi fin da subito con il Governo affinché si proceda a un importante finanziamento di fondi per assicurare incentivi sostanziosi a chi intenda cambiare l’auto o il mezzo di lavoro con uno meno inquinante. L’attenzione per la qualità dell’ambiente resta alta ed è una priorità di Regione Lombardia, ma non è possibile far pagare ai cittadini e alle imprese i costi del rinnovamento veicolare soprattutto in questa situazione di emergenza che oltre ad essere sanitaria, è anche economica”
“Le limitazioni previste dal 1 ottobre 2020 – concludono Corbetta e Pase – vanno assolutamente rinviate a data da destinarsi. Se ne parlerà solo e unicamente quando ci saranno a disposizione le risorse necessarie per poter procedere a un rinnovo del parco auto senza pesare sulle spalle dei lombardi”.