Le 4 domande di Sala per le 4D di Fontana. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala contesta con quattro quesiti le 4D (Distanza, Dispositivi, Digitalizzazione e Diagnosi) che secondo il piano di Regione Lombardia dovrebbero regolare la prevista riapertura del 4 maggio. L’ultima in particolare merita molta attenzione perché nel famoso cuore produttivo d’Italia sono in tanti ad avere dubbi. Pochi giorni fa un imprenditore che rifornisce anche aziende farmaceutiche lamentava la carenza di organizzazione anche a livello prefettizio. Autocertificazioni e documenti generici e validi a fasi alterne, senza contare la totale mancanza di controllo sulle spedizioni: in questi giorni l’imprenditore non è riuscito a trovare corrieri disponibili perché solo alcune compagnie hanno dato priorità alle forniture mediche. Una comunicazione unica alle varie associazioni di settore come suggerito da Sala potrebbe impedire un caos generale dal 4 maggio in poi. La polemica del sindaco prende spunto invece anche da un’apparente inversione a U delle scelte di Palazzo Lombardia che è passata da valutare la chiusura dei mezzi pubblici, ad annunciare la riapertura semi totale. E’ però vero che è proprio lo scenario generale è cambiato giornalmente nelle settimane della crisi e molto spesso la politica nazionale e locale ha dovuto scegliere di ora in ora come comportarsi a seconda delle variazioni dei dati. Una missione non facile che ha provato duramente i vertici della politica tanto lombarda quanto italiana. Ora invece pare più semplice provare a programmare il futuro prossimo. In questo contesto Sala prosegue la ricostruzione della sua immagine dopo gli scivoloni di inizio crisi e arrivano le 4 domande di Sala per le 4D di Fontana: