Quasi 500 metri quadrati distribuiti su due piani, cui si aggiungono un ampio terrazzo di 90 metri quadrati e un grande giardino recintato. È lo stabile confiscato nel 2010 alla criminalità organizzata in via Ripamonti 580, un ex night club che diventerà, già a partire dal prossimo inverno, luogo di accoglienza per i senzatetto con i loro cani.
Dopo una sperimentazione portata avanti durante lo scorso piano freddo, quando la struttura è stata aperta da gennaio a maggio per offrire un servizio notturno a cinquanta persone senza dimora nei mesi più freddi, l’Amministrazione ha deciso con una delibera di destinare questa struttura in maniera permanente all’ospitalità di chi non ha una casa e vive per strada. E visto che lo stabile è circondato da un ampio giardino, l’accoglienza sarà dedicata in particolar modo ai senzatetto e ai loro animali d’affezione.
Il Comune lancerà entro settembre un avviso pubblico per reperire soggetti disponibili a co-progettare il servizio. Coloro che si candideranno – da soli o in forma di raggruppamento – dovranno avere esperienza nella relazione con i senza fissa dimora, ma anche competenze nella tutela dei diritti degli animali o nella gestione di parchi canili.
Per il mantenimento della struttura il Comune ha previsto un finanziamento di 584mila euro per una convenzione della durata di 27 mesi, a partire dall’ottobre 2019 e fino a dicembre 2021. L’ente che si aggiudicherà la gara dovrà poi mettere a disposizione un cofinanziamento pari ad almeno il 10% delle risorse investite dall’Amministrazione, che potranno servire per l’allestimento della struttura.
“Milano – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – sta attrezzando in modo sempre più solido un’offerta alloggiativa per chi non ha una casa che non ha eguali in Italia. Abbiamo pensato di dedicare la struttura di via Ripamonti all’accoglienza dei senzatetto che hanno un animale come compagno di vita perché spesso sono proprio loro i cosiddetti irriducibili della strada, quelli più refrattari ad accettare il ricovero nei centri comunali. Il fatto che questo avvenga in una struttura confiscata alla criminalità organizzata ci permette di raggiungere un doppio obiettivo: dare nuova vita a un immobile dove prima regnava l’illegalità e restituirlo a chi ha meno”.
“Per le persone che si ritrovano senza dimora – aggiunge Paola Fossati, Garante per la tutela degli animali del Comune –, avere un cane è, in molti casi, l’unica forma di ‘legame familiare’ possibile, da cui non intendono separarsi. Per questo è importante che il Comune abbia scelto di mettere a disposizione la struttura di via Ripamonti per accogliere i senzatetto e anche i loro animali, garantendo che sia gli uni che gli altri possano trovarvi riparo e assistenza. Inoltre, questa opportunità è pensata come un progetto allargato a finalità di reinserimento sociale, quindi, ogni volta che le persone potranno migliorare la propria condizione, si può essere fiduciosi che anche gli animali che condividono la vita con loro ne beneficeranno“.
Il centro, che avrà a disposizione cinquanta posti letto, dovrà rimanere aperto 24 ore su 24, per permettere agli ospiti di viverlo come una casa e di usufruire di percorsi di inclusione sociale che comprenderanno, laddove fosse possibile, l’accesso a tirocini, borse lavoro e tutto ciò che è necessario per l’avviamento all’autonomia. La permanenza si intende temporanea (sei mesi prorogabili per altri sei) e subordinata all’adesione al progetto personalizzato di reinclusione. Nella struttura sarà presente inoltre personale specializzato nella cura degli animali, ad esempio veterinari e istruttori cinofili.
L’Amministrazione, in collaborazione con il soggetto vincitore del bando, stilerà un decalogo di regole di comportamento che terrà conto del nuovo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali approvato dalla Giunta e che dovrà iniziare a breve il suo iter in Consiglio comunale.