Ansia da 5G a Niguarda. La costruzione di un’antenna ai limiti del Parco Nord si sta innalzando una nuova antenna e subito qualcuno è andato nel panico da 5G, segno che la propaganda di siti anti scientifici è riuscita ad attecchire anche a Milano. Un post sul gruppo Noi di Niguarda ha causato le prime reazioni, per la verità in gran parte tese a smontare l’ansia da 5G a Niguarda. Ma sono anche tanti quelli veramente convinti che l’antenna in questione sia un pericolo perché il 5G sarebbe pericoloso. Il fatto che chi crede ai profeti convinti della pericolosità delle nuove antenna siano spesso le stesse persone persuase che la Terra sia piatta non scalfisce le persone, né le spinge a studiare, anzi è partita la raccolta firme: una raccolta firme contro l’antenna che temiamo verrà sostenuta pure da qualche politico in cerca di voti: “Da domani alle ore 7.30 (oggi per chi legge ndr) appuntamento fisso all’Artis per iniziare ad unire le forze (raccolta firme, email, costituzione di un comitato etc etc) contro la realizzazione dell’antenna-traliccio Wind in via Tremiti!! Venite numerosi!”. Questo l’annuncio apparso sullo stesso gruppo ieri pomeriggio e che temiamo possa anche ottenere qualche riscontro perché le idiozie diffuse sul 5G hanno una presa inaspettata su buona parte della popolazione. A questo si aggiunge l’interesse di chi non vuole avere un’antenna di fronte alle finestre di casa, per quanto distanziata. Chi vive in via Tremiti aveva fino a ieri una vista sul verde, pur se con contorno di parcheggi e strade su cui il traffico è pressoché costante. Ma come ha commentato qualche residente meglio sintonizzato con il mondo reale: quando partono i progetti infrastrutturali come l’innalzamento di nuove antenne telefoniche, difficilmente possono essere fermati perché la sicurezza delle persone è già stata considerata. Intanto però l’ansia da 5G a Niguarda è comparsa.
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